Finestra sul mondo n.2
Finestra sul mondo n.2: in allegato trovate articoli tratti dalla stampa e da siti nazionali e internazionali (tradotti a cura di Toni Ferigo). In questo secondo numero sono raccolte notizie su:
- Referendum in Svizzera per il salario minimo legale – Ginevra vota Sì al referendum e assicura la vittoria. Proteggere i salari, non i confini: questo lo slogan dei sindacati .
- Sudan del Sud: firmato uno storico accordo di pace. Cinque gruppi ribelli ratificano, questo sabato 3 ottobre, un accordo di pace. Il nuovo governo sudanese continua a mettere ordine nei suoi affari. Ha firmato sabato (3 ottobre) a Juba, capitale del Sud Sudan, un accordo di pace con gruppi ribelli attivi ai margini del suo Paese, nel Darfur a ovest, nel Sud Kordofan e nel Nilo azzurro a sud. L’accordo chiude dieci mesi di negoziati e potrebbe porre fine a un conflitto di 17 anni in Darfur e nove anni nelle altre due regioni.
La guerra in Nagorno-Karabakh (tre articoli)
- L’ articolo “Nel Caucaso ancora il petrolio causa di guerra?” di Ivo Markovic – Università di Belgrado – pubblicato su Special per Informed Comment.
- Il reportage di Pietro Del Prete su La Repubblica. Viaggio nella regione del Caucaso. Da anni il conflitto tra armeni e azeri non era così violento. La storia del conflitto e la cartografia.
- Il conflitto nel Nagorno Karabakh e cosa (non) sta facendo l’Unione europea di Futura D’Aprile su Linkiesta
- I rapporti Cina-Vaticano per l’elezione dei vescovi. Le contestazioni di Trump e Pompeo.
- Le due Americhe – Il primo confronto in TV tra Biden e Trump è stato il peggiore che si ricordi: insulti, interruzioni, contestazioni con il moderatore. Un esempio di come non dovrebbe essere il confronto, davanti a milioni di spettatori-elettori, trai due candidati alla presidenza degli Stati Uniti. Per questo motivo Il Foglio ha dedicato due pagine per pubblicare i discorsi di accettazione della candidatura che Joe Biden e Donald Trump hanno fatto davanti alle rispettive Convention. Per capire qualcosa in più rispetto il brutto spettacolo in TV.
- La politica estera Trump-Biden di Gian Giacomo Migone – Così inizia L’attentato in corso alla democrazia statunitense, promosso dalla presidenza di Trump sotto gli occhi del mondo, non deve oscurare i successi, purtroppo destinati ad essere duraturi, della sua politica estera. Ovviamente, quando scrivo “successi”, mi colloco esclusivamente dal punto di vista della classe dirigente di quel paese, nella sua configurazione attuale, sia d’élite finanziaria che di “Deep State” (l’espressione con cui i liberals d’Oltreoceano definiscono le strutture più possenti dello Stato). Qualsiasi politica atta a contrastarla deve, tuttavia, conoscerne la pervasività e la forza. (…)
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