RIPRESA GRADUALE? PRIMA IL PIANO SANITARIO FASE 2
Il Piano in 5 punti in attesa di una terapia e di un vaccino (12-18 mesi)
Il Piano Sanitario in 5 punti per la Fase 2 – I Comitati Scientifici che operano nel mondo su un punto concordano: un vaccino anticoronavirus potrà essere pronto, se scoperto dagli scienziati, non prima di 12-18 mesi; al momento non esiste un protocollo e una terapia (farmaci-tempistica per ossigeno) per chi è stato infettato da coronavirus. Qualsiasi ipotesi di graduale ripresa produttiva per i settori e per le attività che sono state fermate con i recenti Decreti, che comporterà milioni di persone che usciranno di casa e viaggeranno su trasporti collettivi, dovrà scontare la convivenza con un coronavirus ancora attivo e contagioso anche se rallentato. Pertanto potrà avvenire, dopo aver accertato la progressiva discesa della curva dei contagiati, alla condizione che sia a regime il piano sanitario, articolato in cinque punti, che il ministro della Salute Speranza ha esposto nell’intervista rilasciata domenica 5 Aprile. (v.allegato )
1 – mascherine generalizzate (gli asintomatici sono potenti diffusori di contagio!) e scrupoloso distanziamento sociale nei luoghi di vita e di lavoro, (v. tre allegati su tipologie mascherine e stato dei rifornimenti per attrezzature e Dispositivi di protezione individuale Dpi)
2 – rafforzamento delle reti sanitarie locali con la garanzia dei Dispositivi di protezione individuali per medici, infermieri e personale;
3 – istituzione di nuovi Covid-Hospital
4 – creazione di un’App che consenta di mappare tutti gli spostamenti del malato nelle 48 ore precedenti il contagio e permetta nello stesso tempo di avviare una vera e propria «cura domiciliare» attraverso test clinici e contatti diretti con i medici.
5 – la mappatura di tutti i contagiati, con la collaborazione dell’Istat, e soprattutto con l’effettuazione di test ( sia tamponi, anche in macchina, sia sierologici) a tutte le persone di quelle aree territoriali (condomini, quartieri, comuni, aziende, servizi, ecc) che potrebbero diventare focolai a seguito della presenza di una persona infettata da coronavirus che è stata accertata.
In quei cinque punti si ritrovano anche le risposte al documento dell’Ordine dei Medici e Odontoiatri della Lombardia che hanno denunciato i sette errori della gestione sanitaria in Lombardia. (v.allegato)
“Saltati i filtri sul territorio” Ecco la falla del Piemonte . Lettera aperta dei medici alla Regione “Troppe criticità, bisogna cambiare” (v.allegato)
L’Istituto Superiore di Sanità ha comunicato che, al 6 Aprile, sono 12.681 gli operatori sanitari contagiati in Italia. Sale a 94 il numero dei medici morti a causa del Covid 19; sono 26 gli infermieri e 6 i farmacisti. (v.allegato)
Aggiornamento in tempo reale Mappa del contagio nel mondo
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Quello che si deve sapere sul corona virus – Guida de Il Sole –
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