WHO IS FIOM ? – A.Serafino – sindacato e contrattazione 16/12/10

«Who is Fiom?». È quanto si è sentito chiedere Roberto Di Maulo, segretario generale della Fismic, da General Holiefield, il vicepresidente del sindacato americano Uaw, alla fine di settembre, in Italia per visitare le fabbriche Fiat. Di Maulo rispose – riferirono i media – che i vertici Fiom «Sono gli eredi dei comunisti, gli unici comunisti rimasti in Europa». Come spiegazione sindacale non c’è male! Si può comprendere perché, allora, lo stesso Holiefield si è detto stupito della complessità del sistema sindacale italiano.

Una dozzina di settiamne dopo, prima decade di dicembre, due documenti sindacali degli «eredi dei comunisti» hanno determinato una sorta di «scomunica» della Fiom dal contesto del cosiddetto sindacato  moderno. Sono stati considerati dai «moderni» cose del novecento. Si tratta del documento illustrato nelle assemblee Fiom a Mirafiori ( giovedì 9 dicembre) e della petizione che ha raccolto in un paio di giorni oltre 2500 firme, sempre a Mirafiori.

Sono documenti, specie il primo, molto lontani dalla mediazione possibile dell’attuale debolissimo negoziato. E’ ciò dovrebbe far riflettere la Fiom ad agire con la regola del bambù, flettersi ma non rompersi quando soffia il forte vento (restauratore). Rimanere fuori dagli accordi e dalle rappresentanze è il rischio più grave e più grande per un sindacato; questa collocazione difficilmente consentirebbe  una strategia di graduale recupero di unità d’azione per l’insieme dei sindacati e dei lavoratori. La testimonianza e l’identità prenderebbero il sopravvento a discapito delle mediazioni necessarie sull’oggi.

Di contro affermare sbrigativamente come molti commentatori hanno fatto, che quei due documenti Fiom sono cose da museo storico del sindacato significa aver smarrito il filo di una strategia sindacale per il nostro paese, facendo una gran miscellanea ( e confusione, anche intrisa di una buona quota di ignoranza su come stanno le cose) tra il sindacato dell’auto americano ed il sindacato tedesco dei grandi gruppi. Quando Marchionne punta il dito contro la Fiom anziché esplicitare il suo dissenso per la mancanza di una strategia di sviluppo industriale e del settore automotive del Governo, quando non evidenzia che nella globalizzazione dei mercati fà la differenza la competitività ( sistema paese che facilita la ricerca, gli investimenti, snellisce i tempi burocartici e della giustizia garantendo la legalità nel territorio) più ancora della produttività; quando ciò si va ripetendo con un incessante eco da mesi i risultati strategici e pratici per questo o quell’altro sindacato non potranno chiudersi in attivo. Anche se si è costretti, in questa fase storica, ad arretrare, di ciò è importante prendere  coscienza.

In allegato

 

 schema ed impianto Fiom per assemblee a Mirafiori

 testo della petizione firmata da 2500 lavoratori

Allegato:
Impianto Fiat Proposte Fiom.doc
60 Petizione.doc

1 commento
  1. toni
    toni dice:

    Non è una leggenda metropolitana ma un fatto vero, accaduto. E’ probabile che da qualche parte delle fondazioni storiche dei sindacati ci sia qualche riferimento. Comunque. E’ il tempo della guerra fredda:nella FISM, federazione internaziole dei metalmeccani ci sono fim e uilm.La fiom era ancora nella FSM. Una delegazione del sindacato americano dell’auto guidata dal presidente incontra CISL e UIL e una rappresentanza dell’azienda a cena. Si parla di tutto e naturalmente anche di sindacalismo. Un dirigente FIAT si scatena in critiche nei confronti della CGIL , non credo molto diverse da quelle usate da Di Maulo. Un sindacalista della UAW con tono cortese ma fermo ferma la conversazione e dice quanto segue: " non è nostro costume ascoltare critiche a colleghi che non conosciamo direttamente da parte aziendale. Sulla situazione sindacale italiana non manchiamo di informazioni. Inoltre le vorrei ricordare che ogni azienda ha il sindacato che si merita". Non so quale clima si sia creato. Pare che una buona bottiglia di vino rosso abbia fatto la sua parte per cambiare argomento.

    T.F

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