Vendere piazza Bengasi? Il Comune è «interessato».Dimenticate le contestazioni popolari, sono riprese le trattative di Palazzo Civico con i costruttori. «Vendere» piazza Bengasi per far quadrare i conti del Comune di Torino? L’ipotesi circolata in primavera sembrava archiviata dopo i malumori suscitati tra i residenti della zona e all’interno della maggioranza di centrosinistra, invece resiste, è ancora sul tavolo degli assessorati all’Urbanistica e ai Trasporti. Parliamo della proposta di «sostituire » la piazza pubblica con due palazzi alti 13 piani, una serie di edifici da 6, un ipermercato e un parcheggio sotterraneo (collegato alla futura stazione del metrò). Due settimane fa gli autori del progetto – un gruppo di costruttori guidati dall’impresa Coimpre – hanno incontrato gli assessori Ilda Curti (Urbanistica) e Claudio Lubatti (Viabilità) per verificare se l’Amministrazione comunale è ancora interessata.
«È in corso una valutazione da parte dell’Amministrazione – conferma l’assessore Curti – Al momento non abbiamo soluzioni in tasca. Vogliamo capire se il percorso proposto, che reputiamo interessante, è percorribile». Nei prossimi giorni si terrà un secondo incontri con costruttori e tra qualche settimana la Giunta potrebbe decidere.
La «spiazzante» ipotesi (così l’aveva definita l’ex assessore all’Urbanistica Mario Viano) consentirebbe di «risistemare» a costo zero il futuro capolinea della metropolitana, attraverso la vendita dei «diritti edificatori» della piazza e dei giardini di via Corradino (30 mila mq in tutto). «Il rifacimento della piazza, una volta che l’ultimo tratto della metropolitana sarà terminato, è un tema reale» riconosce l’assessore Lubatti.
I costruttori aspettano il via libera della Giunta per passare dall’attuale «studio di fattibilità» (presentato a febbraio) a un «progetto preliminare» più dettagliato. «Non è un’operazione che si può compiere a freddo – precisa l’assessore Curti – Non necessariamente le dimensioni e la collocazione degli edifici previsti sulla piazza saranno quelli proposti dall’attuale studio di fattibilità».
La «finanza di progetto» proposta conterebbe su un investimento di 37 milioni di euro, «generati» dai diritti edificatori della piazza e dai proventi della gestione del futuro parcheggio, che i privati chiedono per sè. Sulla piazza sorgerebbe anche un ipermercato, a poche centinaia di metri da altri tre centri commerciali previsti in questa zona della città: Palazzo del Lavoro, Esselunga di corso Traiano (area ex-Comau) e l’ipermercato in territorio di Moncalieri, tra via Roma e piazza Bengasi.
Gabriele GUCCIONE da «La Voce del Popolo» del 25 settembre 2011
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