Un’altra Lega è possibile?
Luca Zaia leader popolare, non populista, per molti è l’alternativa a Matteo Salvini, o il candidato ideale alla leadership del centrodestra.
All’apice della popolarità, Luca Zaia è in campagna elettorale per il terzo mandato alla guida del regione Veneto. Ma per molti è l’alternativa naturale a Salvini , o il candidato ideale alla leadership del centrodestra. Possibile?
Ritratto a più voci, dentro e fuori la lega. di David Allegranti * su Il Foglio 1 giugno 2020
• Zaia “sta con il popolo, non plagia le folle”, dice l’ex-sindaco di Verona Tosi. Per il dem Franceschini “ è un centometrista dell’emergenza”. La questione sanità in Veneto.
• Un’attenzione maniacale per la comunicazione (è quasi assente dai tal-show). Un’immagine rassicurante. E’ sopravvissuto alla telenovella delle quote latte, è rimasto in piedi quando è scoppiata l’inchiesta Mose.
• Gli Zaia boys e la capacita di ascoltare gli esperti.
• La campagna per diminuire i costi della politica
• Ha spinto furbescamente per votare subito e massimizzare la gestione politica dell’emergenza sanitaria” (Flavio Tosi).
• “A questo partito debbo tutto”. Anche per questo da quando fa politica non s’è mai messo contro il leader di turno della Lega. A San Vendemiano il Doge incontra regolarmente durante la settimana i cittadini veneti. “Risponde a tutti, parla con tutti. Fa quello che facevano i consiglieri comunali e i sindaci prima del 1992: ricevevano la gente, erano a disposizione” (Giampiero Beltotto, suo ex portavoce)
• “Non va nei talk perché ha bisogno di parlare e argomentare. Ed è difficile confrontarsi con chi magari insulta”, dice al Foglio Beltotto, che quando era suo portavoce riceveva inviti per Zaia in tv ogni settimana, puntualmente respinti ai mittente. Le tv locali invece sono ben presidiate. Così come la stampa locale •
• “Non fa mai incontri in posti ‘strani’, sempre nel suo ufficio. Fa un tipo di politica per cui si blinda completamente. Sta lontano dai salotti e da alcuni imprenditori anche per questo motivo. Zaia è una persona normale, spende poco, non c’è mai del gossip su di lui, non e
mondano” (Andrea Altinier)
• Per i leghisti veneti, l’aggettivo democristiano non è un insulto. “Zaia democristiano? Credo che sia l’anima di tanti politici. La De non c’è più, ma l’idea de di fare le-cose con una logica specifica, quella del territorio, sì, e penso che sia solo un fatto positivo’’ (Gian Paolo Gobbo, ex sindaco di Treviso)
Il Foglio dedica tre pagine al ritratto di Luca Zaia, aprire l’allegato