TRAMONTA PROFUMO SORGE FASSINO – redazione – politica 29/11/10
Il rettore del Politecnico, Francesco Profumo, rinuncia alla candidatura a sindaco di Torino per il centrosinistra, e aumentano vertiginosamente le chance di Piero Fassino come uomo del Pd per tenere Palazzo di Città. Fassino, però, dovrà prevedibilmente vedersela con un vendoliano, magari attraverso le primarie, perché Sinistra ecologia e libertà (Sel) ha già chiarito che avrebbe rinunciato soltanto per sostenere la candidatura Profumo. Dopo settimane di tira e molla, e incassata la freddezza dell’attuale sindaco (Chiamparino ha giudicato quella di Profumo «una candidatura debole»), le condizioni poste dal rettore del Politecnico per la successione a Chiamparino non si sono realizzate. Lo ha spiegato lo stesso Profumo, in una lettera ai cittadini, raccontando che «nonostante la buona volontà di molti, non si è realizzata la convergenza sui tre punti indicati in tempi non sospetti, all’inizio della querelle». Profumo aveva chiesto di «non essere il candidato di un partito, ma l’espressione della società civile, di creare un laboratorio Torino di larghe intese e di superare lo scoglio delle primarie». Scoglio che invece toccherà, molto probabilmente, a Piero Fassino, che molti nel partito democratico spingono verso Palazzo di Città. La partita, insomma, si riapre, non senza qualche patema d’animo in casa democratica: Torino, certo, non è Milano, e Fassino non è Stefano Boeri, ma l’esperienza di Milano (con il candidato della "sinistra", Giuliano Pisapia, che ha battuto alle primarie l’architetto sostenuto dal Pd) è recente e brucia ancora.
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