STOP A “QUESTI” PROBIVIRI E COMMISSARI – Congresso Cisl – proposta di modifica –

Stop a questo ruolo dei probiviri e dei commissari. Un odg per il dibattito congressuale Cisl.Troppi commissariamenti tombali con decadimento degli organismi, anziché commissariamenti ad acta. I probiviri che svolgono funzione sempre più di avvocati pro segreteria confederale anziché giudici, il Presidente dei Probiviri Cisl che rilascia interviste ad un quotidiano (Il Tempo) su un caso sul quale il Collegio è chiamato a pronunciarsi: L’ancor vivo scandalo del caso Scandola e altre cose motivano quanto proponiamo.

”Stop a questo ruolo dei probiviri e commissariamenti”, questa è la prima proposta delle redazioni il9marzo e sindacalmente, che si ritroveranno il 7 marzo per definire la cadenza e i temi delle successive iniziative in rete e come dare “forza al ricordo di Fausto Scandola”, in occasione dell’anniversario della sua scomparsa. Inviate i vostri commenti alla sottostante proposta entro 10 giorni, al fine di definire il testo che invieremo a tutti gli indirizzi e-mail in nostro (segreterie categoriali, territoriali e di militanti cisl).

Perché riformare il Collegio dei Probiviri – Motivazione  –

a – il quadro giuridico è cambiato

La normativa dello Statuto Cisl per quanto riguarda la giurisdizione interna risale ancora ai tempi della  nascita della Cisl. I Collegi (art.13) emettono due tipi di decisioni: a) ordinanze allo scopo di regolare l’attività istruttoria e raccogliere prove; b) lodi decisori del merito delle controversie.

I lodi emessi dai Collegi dei probiviri, non avendo le caratteristiche dell’arbitrato (artt. 806-831 c.p.c.) sono sempre impugnabile di fronte alla magistratura ordinaria. “La clausola statutaria che prevede un arbitrato, con nomina che promana dall’assemblea sociale e non dalle parti contendenti, è nulla per assenza del requisito dell’imparzialità dell’organo giudicante”. In tal senso si è espressa più volte la Corte di Cassazione.

L’istituto giuridico dell’arbitrato rituale, è stato profondamente riformato negli ultimi vent’anni, in particolare con la Legge 5-1994.

b – una giurisprudenza a senso unico

La casistica storica dei ricorsi ai probiviri fa emergere una ben precisa tendenza dei pronunciamenti a favore della parte posta ad un livello di rappresentanza superiore. Le Federazioni Nazionali sono state “tutelate” rispetto le istanze periferiche; la Confederazione verso le Federazioni Nazionali e strutture territoriali. E così via. Si può ragionevolmente affermare che – tranne eccezioni che la memoria nostra non ricorda – i probiviri abbiano operato con un rilevante difetto di terzietà, di fatto risultando avvocati di parte del livello gerarchicamente superiore anziché giudici super partes.

Anche nel caso storico di un ricorso ai probiviri all’interno della segreteria confederale (anni ’70) i probiviri si pronunciarono a favore di chi disponeva di un voto in più nel Consiglio Generale Cisl (Bruno Storti contro Vito Scalia).

E’ ancora vivo il triste “scandalo del caso Scandola” dove il Collegio dei Probiviri nazionale ha svolto un ruolo più da pubblico ministero, accogliendo acriticamente le motivazioni dell’accusa (segreteria confederale) anziché di giudice. Lo stesso giudizio si può esprimere per molti dei frettolosi e strumentali commissariamenti operati negli ultimi anni, sui quali i probiviri sono tenuti a verificare la legittimità.

In questo contesto – per un verso l’evoluzione della legislazione sull’arbitrato, per l’altro il crescente numero di lodi privi di “terzietà” quindi squilibrati – proponiamo quanto segue.

Come garantire terzietà ai Collegi dei Probiviri –

a – Collegio arbitrale

Le norme che regolano la costituzione e il funzionamento dei Collegi dei Probiviri delle Federazioni Nazionali, delle Unioni Sindacali Regionali, della Cisl Confederale (vedi articolo 12 dello Statuto) saranno armonizzate con le norme giuridiche italiane che regolano i lodi, proponendo la denominazione di “Collegio arbitrale” anziché “Collegio dei probiviri”.

b – Presidente eletto, arbitri nominati dalle parti

Solamente il Presidente e un vice presidente (vicario) saranno eletti in sede di congressi. I candidati dovranno possedere un curriculum professionale con competenze esercitate in magistratura, nell’attività forense, in campo universitario e della ricerca. Non dovranno aver ricoperto ruoli di segretari di categoria o territoriali, confederali nel precedente Congresso.

Compito primario del Presidente e del vice è quello di procedere, in presenza di controversie, all’insediamento di un Collegio arbitrale composto: dal presidente e/o dal vice, da un rappresentante delegato da ognuna delle parti in causa.

c – Limiti all'impugnazione

Il Collegio nella prima seduta definisce il percorso e i tempi dell’istruttoria, le parti in causa devono sottoscrivere l’impegno ad osservare il lodo finale che sarà emesso anche con voto a maggioranza. Pertanto non sarà possibile adire alla seconda istanza, fatta eccezione se – entro 30 giorni dall’emanazione del lodo – emergano  rilevanti e comprovati fatti nuovi, come previsto dall’art.14.

d – pubblicità

Il lodo emesso deve essere pubblicato sui siti Cisl e su stampa – con una sintesi dell’istruttoria – per gli iscritti della categoria o della struttura territoriale interessata, o per tutti se si tratta della Confederazione.

Il membro del collegio che abbia votato in dissenso dalla maggioranza può pubblicare una sintesi delle proprie ragioni sui siti Cisl e su stampa.

Alle sedute del Collegio possono partecipare come uditori, previo preavviso, i componenti degli organismi statutari.

e. impugnazione del commissariamento

La delibera di commissariamento, oggetto di ratifica di legittimità da parte del presidente del collegio arbitrale, può essere impugnata dagli interessati per una verifica di legittimità su elementi ulteriori e diversi da quelli esposti nella delibera. Chi propone il ricorso nomina un proprio rappresentante nel collegio arbitrale, mentre l'esecutivo della struttura commissariante nomina il proprio. Si seguono per il resto le stesse regole già proposte.

Dite la vostra con un commento, con integrazioni e modifiche.

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Quale aiuto alla riflessione riportiamo in allegato l’attuale normativa

 

Allegato:
statuto_cisl_il_collegio_dei_probiviri.doc

4 commenti
  1. Paolo Mori
    Paolo Mori dice:

    Che la magistratura interna vada rifatta non v’é dubbio, la proposta sopra riportata va benissimo, ma davvero pensate che possa servire nella situazione in cui si é venuta a trovare la CISL?
    Se i valori di onestà e rettitudine di ogni singolo iscritto, di ogni singolo responsabile territoriale di ogni singolo dirigente a tutti i livelli, non torneranno ad essere bagaglio collettivo dentro la nostra organizzazione, questa situazione é destinata a crescere e travolgere il sindacato.
    Sappiamo quanti “Bonanni” ci sono già oggi? O pensiamo che sia un caso isolato? (tanto per citare il povero Scandola)
    Se fosse stato un caso isolato ci sarebbe sicuramente stata una conclusione con tanto di responsabili e restituzione del maltolto, o no?
    Grazie per lo spazio, apprezzo l’iniziativa, ma come pensionati siamo tagliati fuori, cordiali saluti a tutti. Paolo Mori

    Rispondi
  2. Rodolfo Vialba
    Rodolfo Vialba dice:

    Senza avere la pretesa di proporre una indicazione che sia esaustiva dell’insieme delle problematiche affrontate dagli articoli dal 10 al 16 dello Statuto CISL, problematiche su cui si potrà ritornare successivamente, credo che la soluzione migliore sia quella relativa alla composizione del Collegio che, stante la necessità di assicurare la sua massima autonomia di valutazione e giudizio, deve essere composto in numero dispari non inferiore a tre, da persone esterne agli organi della CISL, che possiedono un curriculum professionale con competenze esercitate in magistratura, nell’attività forense, in campo universitario e della ricerca, eletti dal Congresso, con votazione separata, per il Presidente e i componenti il Collegio. Nella sua prima riunione il Collegio elegge un Vice presidente.
    Ovviamente i delegati delle parti in causa che partecipano alla discussione delle controversie non hanno diritto di voto ma solo di parola.
    Vanno bene le altro proposte relative alla denominazione, all’impossibilità di accedere alla seconda istanza e alla pubblicità delle sentenze. Rodolfo Vialba

    Rispondi
  3. Ferrarotti Agostino
    Ferrarotti Agostino dice:

    Finalmente si passa alla fase 2 dopo le denunce,le “proposte” serie e costruttive come le persone responsabili e che amano la CISL, sanno fare.
    Il mio contributo non ha la pretesa di una verità assoluta,in quanto non ho l’ardire di affermare di essere esperto di questa materia. Una cosa però mi è chiara: garantire l’assoluta indipendenza del collegio dei probiviri dalla struttura del Sindacato per evitare le note vicende di ingiustizie che abbiamo vissuto negli ultimi anni e rendere il giudizio il più indipendente possibile.
    Per cui condivido la vostra proposta in termini generali, con alcuni distinguo e faccio mio il pensiero dell’amico Rodolfo Vialba dove asserisce:”..che la soluzione migliore sia quella relativa alla composizione del Collegio che, stante la necessità di assicurare la sua massima autonomia di valutazione e giudizio, deve essere composto in numero dispari non inferiore a tre, da persone esterne agli organi della CISL, che possiedono un curriculum professionale con competenze esercitate in magistratura, nell’attività forense, in campo universitario e della ricerca, eletti dal Congresso, con votazione separata, per il Presidente e i componenti il Collegio. Nella sua prima riunione il Collegio elegge un Vice presidente. Ovviamente i delegati delle parti in causa che partecipano alla discussione delle controversie non hanno diritto di voto ma solo di parola. Vanno bene le altro proposte relative alla denominazione, all’impossibilità di accedere alla seconda istanza e alla pubblicità delle sentenze”.
    Aggiungerei che il numero dei componenti non deve essere eccessivo e comunque sarebbe importante l’iscrizione ad albi professionali che garantiscono l’espulsione del soggetto, in casi di giudizi fraudolenti ingiustamente di parte.
    Altro tema importante, ma premetto che non ho approfondito, è relativo ai tempi certi di decisione da parte del collegio sulle controversie presentate, per dare giustizia immediata a chi ricorre ai probiviri ed evitare decisioni tardive che possono diventare inutili per l’evolversi delle vicende.
    Agostino Ferrarotti Cisl Funzione Pubblica

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  4. giulio cometto
    giulio cometto dice:

    Sono favorevole ad una riforma dei Probiviri della Cisl, come da voi proposto in sede Congressuale. Non deve più verificarsi in futuro un altro caso ” Scandola” e quello che è successo nei suoi confronti.Altrimenti significa che la Cisl, non è più un sindacato democratico. Giulio Cometto

    Rispondi

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