La redazione di Sindacalmente si scusa per non avere tempestivamente attivato per la lettura sul Blog due commenti critici, che sono stati inseriti attivando il tasto “aggiungi commento” all’articolo di Gianni Marchetto sul voto per l’elezione del Sindaco di Venaria. I due commenti, di Lumetta Giuseppe e di Barozzino G, dissentono dalla valutazioni e dai “toni” di Marchetto. Ora i due commenti sono leggibili in coda all’articolo di Marchetto, inoltre – per rimediare al nostro ritardo e per dare il giusto rilievo alla critica – sono stati inseriti anche come articolo sulla home page. L’involontarietà della non tempestiva attivazione è dovuta al fatto che non disponiamo ancora della segnalazione sulla home page dell’invio di commenti che dobbiamo ricercare controllando gli articoli. Rimedieremo.
Ecco i due commenti all’articolo di Gianni Marchetto
Inserito da Barozzino G. il Venerdì , 09/04/2010 – 06:32.
complimenti avete fatto una analisi da veri politologhi e specialisti del volta faccia.Siete riusciti a modificare a vostro uso e consumo la verità dei fatti.Bravi.Siete riusciti ad assolvervi da tutte le azioni.Bravi.Per fare questo avete anche utilizzato la"bolognina".Bravi.Ma quando la finirete di pensare che siete i puri(Izzo),e che tutto questo lo avete FATTO solo perchè Pollari ha un c… di merda? Continuate ad assolvervi,ma il risultato comincia a vedersi,siete già in disaccordo tra di voi,ed allora dovete cominciare già atessere nuove alleanze. buon lavoro! Barozzino g.
Inserito da Lumetta Giuseppe, il Giovedì, 08/04/2010 – 16:29.
Ai toni trionfalistici e sprezzanti usati da Marchetto e Izzo per descrivere il pateracchio venariese vorrei rispondere anzitutto invitandoli a pubblicare dei dati corretti: la coalizione di Catania è composta da 18 consiglieri (non 20! i Moderati ne ottengono 2), quella di Pollari da 4 e quella di Baietto da 8. Inoltre un’analisi un po’ più attenta e meno superficiale dell’esito dovrebbe farli riflettere sul fatto che a Venaria il centrodestra, anche se non ha vinto, consegue due risultati molto interessanti che i nostri compagni omettono di sottolineare: il primo, la Lega Nord che passa da 1 a 4 consiglieri, il PDL esce con 2 consiglieri e se ne ritrova 4; il secondo, tra le regionali e le comunali c’è un travaso di 2700 voti dal centrodestra al centrosinistra, certamente non a sostegno di Pollari. Questi sono i risultati di cui vanno fieri i nostri due compagni?
Sulle primarie poi la ricostruzione che essi fanno è molto singolare. Consentitemi di riportare qui la risposta che ho dato lo scorso 8 febbraio a Massimo Negarville che ci chiedeva cosa fosse successo a Venaria. E’ un altro punto di vista, in particolare di chi come me e tanti altri compagni del PD sono stati umiliati nella loro autonomia da funzionari di partito certamente più vicini di noi a quei "famigli" di cui si parla nella nota di Izzo e Marchetto:
"Ciao, sono del PD di Venaria, ex coordinatore cittadino della mozione Marino. Rispondo alla tua mail rigirata da Mario Villa sulla mailing list del PD di Venaria nel tentativo di fornirti alcuni elementi utili alla comprensione dell’affaire Venaria.
Sono amareggiato da come il partito provinciale ha gestito la vicenda delle nostre primarie, imponendole contro la volontà del coordinamento di circolo. Catania vince grazie al sostegno ricevuto da un pezzo del partito sia a livello locale (Ferrara, Perotto, Ippolito, Russo) che provinciale e regionale (Cuntrò, Mangone, Gentile) ma anche grazie al sostegno locale del centro destra pidiellino ex forza italia.
Questi ultimi hanno trattato con Catania fino a dicembre per comporre un fronte anti Pollari, salvo poi farsi da parte quando Catania, ai primi di gennaio, "ha scoperto" di avere la tessera di Italia dei Valori e tramite la segreteria provinciale IdV ha richiesto, anche qui contro la volontà del loro partito cittadino, le primarie di coalizione.
Da settembre a gennaio ne abbiamo viste di tutti i colori: Corgiat che incontra Sinistra e Libertà di Venaria che poi richiede le primarie; dichiarazioni dell’ex segretario provinciale Caterina Romeo "preoccupata" della situazione critica venariese… in realtà stavamo trattando con tutte le forze del centro sinistra che si erano dichiarate disponibili a sostenere Pollari, salvo SEL che manteneva le sue riserve, anche se nel frattempo si era aperto un tavolo congiunto PD-SEL per affrontare alcuni nodi programmatici. Altrochè "situazione critica"… era quello che a lei e a chi stava dietro di lei faceva comodo pensare. Dichiarazioni sui giornali molto pesanti da parte di Corgiat contro Pollari. (tutto documentato). Nel primo discorso di insediamento Cuntrò afferma di voler affrontare le criticità di Moncalieri e Venaria; l’8 gennaio la direzione regionale approva un odg che riapre i termini per l’indizione di eventuali primarie già scaduti a fine novembre.
Presentiamo, vincendolo, ricorso presso la Commissione Regionale di Garanzia contro l’indizione delle primarie fatta contro la volontà del coordinamento cittadino che non ne ravvisava le ragioni in quanto il confronto con le forze politiche della coalizione procedeva per il meglio, con la possibilità di estenderla all’UDC. La Commissione presieduta da Zancan le dichiara "non esperibili" in quanto erano state indette in assenza di un accordo pre-elettorale tra le tre forze politiche come previsto dall’art. 20 dello Statuto regionale. Per rimediare alla mancanza, nel giro di due giorni si riconvocano, senza neanche invitare il PD venariese e Nicola, sottoscrivendo tra segretari provinciali un documento di mezza paginetta con alcune frasi programmatiche di circostanza. Un nostro ulteriore ricorso viene respinto a maggioranza dalla Commissione Regionale di Garanzia.
Ci rendiamo conto che Nicola non è stato un sindaco facile per le sue posizioni molto nette su alcune questioni molto delicate a livello provinciale: rifiuti, TAV, aziende partecipate settimesi, rapporti con Torino, per citarne alcune. Mai però posizioni acritiche e ingiustificate, sempre con argomentazioni convincenti, nell’ottica della tutela degli interessi cittadini. Ma qui si è consumato un sopruso nel quale forti interessi esterni sono entrati pesantemente in una materia che in prima istanza doveva essere gestita dal gruppo dirigente locale e ricorrere al livello provinciale per armonizzare la coalizione locale alle esigenze di livello più ampio, in questo caso alle coalizione a sostegno della Bresso. In realtà è il partito provinciale che prende in mano il tutto scavalcando il partito locale.
Che forma di partito è questa? Questo scandalo non può e non deve passare sotto silenzio. Personalmente mi attiverò per informare e denunciare quanto è avvenuto a Venaria. Se questo è il PD stiamo rischiando anche il risultato regionale. Militanti di vecchia data, generosi, disinteressati, appassionati, sono stati umiliati e presi a schiaffi ed ora nessuno si aspetti che lavorino per la prossima campagna elettorale. Ci stiamo democristianizzando grazie al concorso di alcuni ex ds spregiudicati e sono molto allarmato.
Come mozione Marino abbiamo sostenuto l’importanza delle primarie. Io la riconfermo, credo che sia un ottimo strumento per la pre selezione dei candidati e per favorire la partecipazione e la democrazia. Occorre però introdurre dei correttivi. Non si può lasciare al centro destra la possibilità di scegliersi gli avversari che più gli fanno comodo come è avvenuto a Venaria. L’elettore che partecipa deve dimostrare in qualche modo la sua appartenenza al campo del centrosinistra, attraverso la tessera di uno dei partiti o altre forme.
Scusa lo sfogo e la prolissità
Beppe Lumetta
Vedete un po’ voi… c’è chi si accontenta di un piatto di lenticchie ed esulta, noi abbiamo scelto di contrapporci al cosiddetto sistema partitocratico pagandone le conseguenze.
E non molliamo. Saluti Beppe Lumetta cittadino libero
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