RISVEGLIO DEL SINDACATO CONFEDERALE – per contratti e per un cambio di passo del governo –
1° MAGGIO – FESTA DEL LAVORO – Continua il risveglio del sindacato confederale – Il Diario del Lavoro, diretto da Tiziano Treu, così commenta: sarà che stanno per scoccare i cinquant’anni dall’autunno caldo del 1969, ma il sindacato sembra essere nuovamente sceso “in guerra” contro il governo. Gli esecutivi Cgil, Cisl e Uil hanno definito il fitto calendario di manifestazioni unitarie e scioperi categoriali in programma nelle prossime settimane. Il primo appuntamento è il Primo Maggio a Bologna, il cui slogan sarà “La nostra Europa: lavoro, diritti, stato sociale”; il 6 e 7 maggio è in programma a Matera una iniziativa unitaria su lavoro e cultura; il 17 maggio si svolgerà lo sciopero generale dei lavoratori della scuola ed il primo giugno è in programma la manifestazione unitaria dei pensionati. L’8 giugno la manifestazione dei lavoratori del Pubblico Impiego; il 14 giugno si svolgerà lo sciopero generale dei metalmeccanici ed infine il 22 giugno a Reggio Calabria ci sarà la manifestazione nazionale unitaria per la crescita ed il lavoro nel Sud. Una delegazione dei tre sindacati parteciperà il 26 aprile a Bruxelles anche alla manifestazione indetta dalla Ces per una Europa più giusta verso i lavoratori.
Continua Il Diario del Lavoro “..Protestano, i sindacati. E lo fanno senza timore di rompere qualcosa. Perché il governo li ha forse illusi per un po’ promettendo incontri e attenzione, ma poi nulla di serio è venuto a galla, le decisioni il governo ha continuato a prenderle in perfetta solitudine e spesso andando contro gli interessi dei lavoratori, senza che si delineasse una linea di politica economica che desse un po’ di speranza a chi ancora sperava nella mitica ripresa. I dati del Def sono stati solo la ciliegina su una torta già confezionata, hanno avuto l’effetto di inasprire gli animi e confermare quindi i piani di battaglia (…) perché tutti i sindacalisti assicurano che questa non sarà una fiammata, alle proteste già in calendario se ne aggiungeranno altre, perché si vuole davvero avere dei risultati o comunque chiarire le rispettive responsabilità…”. (vedi www.ildiariodellavoro.it)
Contro il Def e a favore di interventi sociali per gli anziani, la non autosufficienza e i pensionati potrebbe arrivare anche lo ”sciopero dei nonni”. La proposta-provocazione è di Gigi Bonfanti, leader della Fnp Cisl: ”Metteremo a riposo i nonni per un giorno per far capire al governo il valore sociale aggiunto dei pensionati italiani nel mantenere l'economia e la famiglia. I nonni sono stati gli unici veri ammortizzatori sociali del Paese, non sono dei privilegiati, guadagnano non più di 1.200 euro lordi al mese”. In campo comunque c’è un crescendo di iniziative di Cgil, Cisl e Uil per convincere il governo ad un cambio di passo.
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