Prove me wronge
Prove me wronge – dimostrami che mi sbaglio – Queste parole che sono stato al centro dell’infuocato e fazioso dibattito che commentato l’assassinio di Charlie Kirk con un colpo di fucile di Tyler Robinson, alla università di Uthac negli Stati Uniti. Sulla figura del giovane e combattivo conservatore evangelico dopo alcune settimane è rimasto poco, perché il dibattito è stato sovrastato dalla polemica accesa dalla premier Giorgia Meloni e dal centro destra con slogan “E’ la sinistra che fomenta l’odio…”. Pensiamo utile – anche per meglio capire su quali temi cresca la destra negli Stati Uniti e nel mondo occidentale – pubblicare il dibattito pubblico, all’Università di Cambridge, tra Charlie Kik e gli studenti, tradotto meritoriamente sulle pagine de Il Foglio del 27 settembre.

Il metodo del confronto – Il dibattito con gli studenti – I successi e le contraddizioni dell’“america first”, la politica estera e le tasse agli ultraricchi. Il femminismo, la monogamia, l’aborto. Le università e i diritti civili. Duelli senza sconti tra Kirk e gli studenti. Nel lungo resoconto stenografico – di cui consigliamo un’attenta lettura – tra i molti punti segnaliamo questi:
- “Se elimini gli assoluti, finisci nel relativismo morale, e il relativismo produce più sofferenza e più nichilismo. La modernità ha perso la capacità di dire: ‘Questo è vero e funziona’”
- “Le società tendono a decadere rispetto alle radici che le hanno create. Qui nel Regno Unito avete inventato la libertà di parola, ma oggi non l’avete più: trenta persone al giorno vengono arrestate per post offensivi”
- “Alcune scelte sono discutibili, lo riconosco. Ma la linea di fondo è che il governo federale è inefficiente e dominato da oligarchi. Preferisco un approccio che dia più soldi a chi lavora”
- “Durante la Seconda guerra mondiale eravamo alleati con l’Urss, un regime brutale, ma era nel nostro interesse. E’ normale allearsi con chi non condivide i tuoi valori se è utile alla tua sicurezza”
- “I dem sono sostenuti all’85 per cento dai più ricchi in America. I repubblicani sono sostenuti dalla classe media e dai lavoratori. Io difenderò sempre chi riduce le tasse ai lavoratori, protegge i confini, cerca la pace e si oppone a guerre infinite”
- “Con le vostre ricette ideologiche, invece, rischiate di trasformare l’america in un inferno del terzo mondo. Voi preferite relativizzare tutto, e questo porta solo al declino. La storia giudicherà” In allegato il testo integrale
Per un approfondimento della figura e del rilevante ruolo del giovane evangelico nel partito repubblicano abbiamo scelto La storia di un giovane che ha ridisegnato il volto del conservatorismo giovanile americano di Melissa de Teffé da Washington, DC – Giornalista con Master in Diplomazia presso l’ISPI, esperta di politica statunitense, accreditata per START InSight presso il Dipartimento di Stato (US) che così inizia « Se non sei americano, e se non vivi negli Stati Uniti, e se non sei universitario, è molto probabile che tu non abbia mai sentito parlare di Charlie Kirk. In Europa, pochissimi lo conoscevano, eppure è stato il più importante influencer dei giovani conservatori americani mai esistito. Fondatore di Turning Point USA, l’organizzazione che ha trasformato il conservatorismo giovanile in un fenomeno mediatico e politico senza precedenti, Kirk ha saputo costruire un movimento capace di parlare a milioni di studenti attraverso i campus, i social media e i grandi raduni dal sapore quasi evangelico. (…) per proseguire un clic su questo link https://www.wired.it/article/tyler-robinson-accuse-movente-prove-messaggi-charlie-kirk/

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