PER GIRARE L’ELEFANTE… – ci vuole tempo – se tu fossi segretario Cisl? –
La lettera “Se tu fossi Segretario Cisl” (vedi allegato) è stata inviata nei giorni scorsi a oltre 300 “promotori e simpatizzanti” del nostro sito che sono anche iscritti Cisl. Molti dei destinatari sono dubbiosi o disillusi che si possa far breccia nel “muro di gomma” di questa Cisl che nella metamorfosi dell’ultimo decennio si è sempre più allontanata dal comune sentire di chi dovrebbe rappresentare e soprattutto di far partecipare alle scelte Rsu, iscritti e lavoratori. Per far girare l’Elefante ci vuole tempo; questa metafora – che ben si adatta per le grandi organizzazioni di massa – era a volte utilizzata, tanti anni fa, da un prestigioso dirigente sindacale torinese, aggiungendo che era indispensabile che molti concordassero sulla nuova direzione in cui voltare l’elefante. La lettera invita alla collaborazione per definire – con un metodo on line – cinque proposte anche per dare continuità e onorare l’impegno di Fausto Scandola che si è battuto per un sindacato dove i comportamenti dei dirigenti seguano istintivamente alcuni valori etici espressi nella storia del movimento sindacale.
I cinque temi riguardano la trasparenza e i diritti per Rsu e per gli iscritti per la loro partecipazione consapevole: si aumentano le adesioni al sindacato se gli iscritti sono protagonisti attivi nelle scelte sulle strategie e sull’elezione dei dirigenti. Non è certo sufficiente, come molti pensano in Cisl, offrire servizi per incrementare gli iscritti.
Sono temi organizzativi che possono “rivoluzionare” il modo d’essere del sindacato e le relative strategie rivendicative come, per i periodi storici passati, sono state la rappresentanza delle Commissioni Interne, poi la verticalizzazione e l’autonomia delle categorie in settori, i delegati eletti con collegio uninominale su scheda bianca all’epoca del processo unitario degli anni 70, le leghe e le zone sindacali con dirigenti a pieno tempo votati dai relativi organismi composti da delegati.
Abbiamo già ricevuto 20 risposte per far parte del gruppo che definirà le proposte utilizzando un mailist circolare. Sono particolarmente significative le mail (vedi allegati) di Gianni Italia, segretario generale della Fim-Cisl nazionale per otto anni dal 1989-1997; di Carlo Daghino, segretario generale della Fim-Cisl del Piemonte dal 1981 al 1988, poi ha scelto la cooperazione internazionale (Acra e Mais) per concludere come Responsabile ISCOS Cisl del Piemonte (1991-98) e poi dal 1998 al 2001 responsabile dei progetti in Mozambico; di Rodolfo Vialba Fnp di Rho.
Contengono riflessioni importanti, che ben delineano cosa sia diventata la Cisl, un “pachiderma” che esclude dalla partecipazione oltre 4 milioni di iscritti.
Sono annotazioni pessimistiche ma che ben servono per riflettere e individuare quelle specifiche proposte che potranno fare girare l’Elefante, far cambiare la direzione di marcia. Ci vuole parecchio tempo e non “essere solo quattro gatti”. Proprio per questo è importante iniziare.
Per continuare aprire gli allegati
Allegato:
se_tu_fossi_segretario_cisl_definitiva.doc
lettera_di_carlo_daghino.doc
lettera_di_gianni_italia.doc
tre_punti_di_vialba.doc
Buongiorno, ho letto con grande attenzione la bozza che avete pubblicato sul sito sindacalmente.org all’articolo “Per girare l’elefante” e la condivido pienamente per l’inizio di un percorso di rinnovamento all’interno della CISL che permetta la rinascita sindacale e culturale di questa nostra organizzazione. Aderisco con entusiasmo e partecipazione all’iniziativa del gruppo di lavoro nei limiti delle mie competenze e delle mie capacità. Mi permetto di indicare sei temi, in parte già presenti nella bozza e in parte,secondo me, da porre subito all’attenzione della discussione:
1 – la conferma ( come io mi auguro) o la discussione del modello organizzativo CISL inteso come confederazione di federazioni autonome che rappresentano lavoratori di diversi settori. Esprimo questa necessità in quanto ritengo che la CISL viva un momento di confusione, per non dire di conflitto su questo aspetto, dove si lede l’autonomia delle federazioni con commissariamenti illegittimi e gravi interferenze nelle autonomie altrui e si mette in discussione questo modello organizzativo con atteggiamenti non democratici se non a dire dittatoriali.
2 – la definizione dell’annosa discussione dell’applicazione dell’ art. 39 della costituzione perché da questa scelta derivano aspetti giuridici, di riconoscimento , finanziari e di bilancio che influiscono sui punti della bozza sopracitata
3 – L’analisi della crisi dei corpi intermedi, soprattutto sindacali, parte così importante della democrazia della società del lavoro e quella in cui viviamo.
4 – Il tema dell’unità sindacale che va ripresa, incoraggiata e perseguita, soprattutto in questa fase della storia dove i grossi poteri finanziari spadroneggiano in tutto il mondo e hanno sostituito la politica nelle decisioni degli Stati sovrani.
5 – Recupero del rapporto con una grossa fetta di lavoratori precari, a progetto, occasionali, partime, del mondo dei giovani disoccupati, attualmente abbandonati e non tutelati dal sindacato.
6 – Necessità di allargare il più possibile la platea dei sostenitori di questa iniziativa: dagli iscritti di tutte le federazioni, a personalità (che condividono questa impostazione) della cultura, del sindacalismo, del giornalismo, ad altri blog o siti o movimenti che nella rete sostengono queste battaglie in tutte le parti d’Italia.
Sugli altri temi, quelli sintetizzati nei cinque punti o quelli che si riterrà di porre in discussione, cercherò, se mi è consentito di dare il mio apporto nel proseguo del progetto.
Saluti Ferrarotti Agostino CISL FP Toscana Nord 23 aprile 2016