NOVANT’ANNI E SCHIENA DRITTA – Tropea descrive Nello Pacifico
Così scrive Salvatore Tropea su La Repubblica del 3 ottobre: “Sono andato a trovare Nello Pacifico nella sua casa al quarto piano di un palazzo del centro di Torino. Dalla terrazza il sole illumina uno studio tappezzato di libri e quadri d'autore e sembra quasi di toccare con mano la Torre Littoria di piazza Castello. Chessa, Rosai, Tapies, Balla, Léger, Pinot Gallizio, un collage di Max Ernst, un bozzetto di Dario Fo, contendono lo spazio a qualche falce e martello, anche questa d'autore, reperto di un'archeologia politica e di una storia mai rinnegate”. Pacifico così risponde alla domanda del perché ha scritto ora un libro: "Ho superato i novanta e sto affrontando i tempi supplementari. Ho voluto festeggiarmi" sorride. Nel libro c’è la storia di vecchi militanti, la sua e un alter ego che è la somma di tanti suoi compagni di fanciullezza e di gioventù. Storia della sua gioventù e di un quartiere operaio che si incrocia con quella della Fiat, anni cinquanta, quando quella fabbrica era denominata dai lavoratori la "Feroce", quando uno sciopero di un gruppo di operai sulla pista del Lingotto finiva fatalmente con punizioni, segregazioni, licenziamenti. Un libro che serve anche a ricordare che la Fiat non è stata solo opera di grandi dirigenti ma di tanti lavoratori e che i boicottaggi contro chi si batteva per i propri diritti ( allora in prima fila i comunisti, socialisti e pochi altri, tutti etichettati come estremisti e non produttori) sono stati numerosi e pesanti, ed oggi ritornano.
Allegato
- “Da balilla a comunista, sempre con la schiena dritta” di S.Tropea
Vedi anche
- Le prime lotte sindacali alla Grande motori con un clic sul link che segue
http://www.memoro.org/it/Le-prime-lotte-sindacali-alla-Grande-motori_714.html
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