LUCIDA PAZZIA POLITICA? – A.Serafino – eventi sindacali e politici – 31/5/11

DOPPO BONANNI ALTRA BENZINA CON GUZZARDI. Sui fatti accaduti nella notte tra il 23 e 24 maggio, in località La Madallena nel Comune di Chiomonte, si è espresso malamente, alcuni giorni fa, il Segretario Generale della Cisl Raffaele Bonanni, che è anche il Direttore del quotidiano sindacale “Conquiste del lavoro”. Definì fascisti coloro che lanciarono i sassi contro i mezzi di Italcoge che portavano il materiale per delimitare il cantiere per poi dar inizio ai lavori del tunnel geognostico. Annunciò la mobilitazione e il suo arrivo in Valle Susa per guidare la protesta contro chi impediva l’avvio dei lavori. L’iniziativa c’è stata, senza la sua presenza ( per fortuna! Pensiamo che qualche dirigente della Cisl l’abbia opportunamente sconsigliata). Gli edili della Filca Regionale e Provinciale hanno manifestato Martedì 31 maggio a Susa, alcune centinaia, con toni ben diversi da Raffaele Bonanni.

A Susa gli edili della Cisl hanno severamente stigmatizzato la sassaiola che ha impedito l’avvio del cantiere, invitando a formare un fronte unitario per vigilare contro il pericolo dell’inserimento di aziende colluse con camorra o mafia e loro dintorni. Su questo presidio, che ha registrato la partecipazione di esponenti politici, i commenti sono stati diversi sia per la modalità sia per le motivazioni.

Alleghiamo alcuni articoli dei quotidiani torinesi che consentono di avere un quadro di quanto avvenuto sia nella fatidica notte del 23 maggio, sia nel presidio di protesta del 31 maggio.

 

Ma nello stesso giorno, sul quotidiano della Cisl leggiamo affermazioni su quel fatto ancora più gravi dell’accusa “ di gesto fascista” pronunciata a caldo da Raffaele Bonanni.

E’ il Direttore Responsabile di Conquiste del Lavoro, Francesco Guzzardi, che ritorna sull’episodio della Madallena per affermare, a mio avviso con lucida pazzia politica, che “..Mai lavoratori sono stati oggetto di un’aggressione così violenta e grave. Non sembra essercene memoria dal dopoguerra ad oggi, se non in un contesto del tutto diverso ed imparagonabile anche nella tragicità delle sue conseguenza, a Portella della Ginestra, in quel Primo Maggio che Giuliano celebrò con la mitraglia e con il sangue..”.

 

Nello stesso articolo considera “..per nulla peregrina” l’accusa rivolta da Bonanni ai No Tav sassaioli sul fatto che tale azione sia stata “ un’aggressione fascista”.

 

Bonanni è nato nel 1949, otto anni dopo chi scrive questo articolo. Per sua fortuna no ha visto nulla del fascismo e dei fascisti in azione; chi scrive questo articolo qualcosina ricorda essendo nato oltre otto anni prima  del Segretario Cisl. Bonanni però avrà certamente fatto appropriate letture sul fascismo, pertanto dovrebbe ben rendersi conto che i fascisti ( quelli che avevano rubato il simbolo ed il significato storico del ragazzo che lanciò il sasso contro l’oppressore) non hanno alcun punto di similitudine con quella parte del movimento No tav che, a volte, sceglie l’azione di contrasto e contrapposizione sia utilizzando la forza organizzata sia con episodi che sfociano in episodi di violenza. Ancora più incompresibili le riflessioni di Guzzardi  che pare abbia vissuto in un’altra Italia.

 

Dove veleggia la Cisl o meglio il suo quartier generale? Nessuno dei tanti dirigenti territoriali e nazionali si pone pubblicamente qualche domanda in merito e tenta qualche prima risposta?

 

Quello di Bonanni e di Guzzardi è un linguaggio incendiario che spaccia per veritiera un’analisi deformata. La condanna della sassaiola è stata pressoché unanime, perché non solo è una forma di lotta sbagliata ma è inaccettabile in quanto è stata utilizzata una modalità violenta su cose e verso le persone. Nella storia della nostra Repubblica più volte abbiamo dovuto – all’insaputa, pare,  di Guzzardi – misurarci con tali fenomeni e di gran lunga più preoccupanti di quanto accaduto a Chiomonte, che rimane – lo ripetiamo ancora – un atto grave che divide i lavoratori e lo stesso movimento No Tav.

 

Dell’articolo di Francesco Guzzardi, che vi invitiamo a leggere attentamente, dovrebbero rimanere basiti anche coloro che pensano allo schema politico-sociale basato su  « law & order» da utilizzare sempre anche contro quelle contestazioni del sociale che sfuggono alle compatibilità decise da un neo-corporativismo sindacato-governo.

 

Il linguaggio di Guzzardi fa sponda alla prosa, aggressiva e mistificante, scelta da Raffaele Bonanni all’Assemblea del Palasport per dire che fuori dalla strategia riformista e unitaria ( sic!) della Cisl e della Uil i sono troppi che  “fanno casino per il casino” , che solo la Cisl e la Uil hanno mantenuto “..la barra dritta in questi tre anni, senza sbagliare di un solo centimetro gli obiettivi definiti, salvando anche i posti di lavoro..”.

 

Se si collega quanto detto in questi giorni da Bonanni e Guzzardi non siamo così lontani dal trovarci di fronte all’esternazione di autentiche falsità a sostegno di un progetto di “lucida e folle pazzia politica”. Ed allora vanno fermati a tempo!

 

Allegato:
Mai accaduto_Guzzardi.doc
Presidio Filca a Susa.doc
Presidio Cisl a Susa senza Bonanni_30-5-11.doc
Presidio Filca pro Torino-Lione 31-5-11.doc
Il 31 maggio non è l’ultima spiaggia_Virano.doc
Il D-day dei No Tav_31-5-11.doc

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