L’offerta per i poveri
Postiamo l’articolo “L’offerta per i poveri” pubblicato su http://www.il9marzo.it – «Non mi è stato chiesto di supportare il Qatar in nessun modo, né si è parlato mai di denaro. So che alcune donazioni sono state ricevute da altri sindacati per le organizzazioni più povere. Non ero coinvolta direttamente e non conosco i dettagli». (Susanna Camusso)
Anche Susanna Camusso non si è messa niente in tasca. Anche Susanna Camusso può dire di non aver mai supportato il Qatar dove i lavoratori hanno costruito gli stadi nel deserto in condizioni più simili a quelle di chi costruiva le piramidi nel deserto per i faraoni che a quelle di lavoratori del XXI secolo. E però, se non abbiamo capito male leggendo la Repubblica anche Susanna Camusso, quando era in corsa per la guida dei sindacati mondiali della Csi, nel 2018, è stata contattata da chi, immaginiamo senza dirlo, rappresentava informalmente gli interessi di alcuni stati, fra cui il Qatar.
E, a quanto scrive la Repubblica (ripresa da vari siti di informazione; noi mettiamo il link a Dagospia solo perché è l’unico che, correttamente, cita la fonte), quel che risulta a Susanna Camusso è che “alcune donazioni sono state ricevute da altri sindacati per le organizzazioni più povere”.
Se poi è vero quel che c’è nei verbali di Panzeri, che dice di aver contattato la sua ex collega nella Cgil, per queste “donazioni” lui avrebbe ricevuto una certa cifra, ne avrebbe versato poco meno del 10 per cento per le “organizzazioni più povere” ed avrebbe tenuto il resto per sé.
Il quadro, insomma, non è molto diverso da quello emerso per Visentini, sul cui destino deciderà il consiglio generale della Csi che si riunirà l’11 marzo per esaminare la relazione di una commissione speciale di inchiesta. Nessuno dei due si è arricchito con i soldi del petrolio, tutti e due sono stati avvicinati con la motivazione di aiutare i sindacati meno ricchi (ed averne, si può immaginare, il sostegno per l’elezione). Con la differenza, e non è poco, che Susanna Camusso i soldi non li avrebbe toccati e nemmeno visti (e non è stata eletta), mentre Luca Visentini (poi eletto) li ha ricevuti in contanti dentro ad alcune buste prima di versarli e registrarli regolarmente. Nessuno dei due avrebbe reagito cacciando i mercanti dal tempio. Forse perché nessuno dei due si è reso conto della situazione (il che, però, non dimostrerebbe la loro perspicacia). E nessuno dei due avrebbe colto il rischio di quelle degenerazioni che cominciano accettando qualche contributo per iniziative lodevoli che segnano l’inizio di un rapporto con chi poi ti può presentare il conto ricordandoti l’offerta per i poveri (anche se il 90 per cento era rimasto in tasca all’intermediario).
PS per chi ci legge per la prima volta – Su questo blog www.il9marzo.it offriamo sempre a chiunque la più ampia facoltà di replicare, correggere, commentare riguardo quel che scriviamo. Chi non lo ha fatto, ed ha tentato la via dell’intimidazione con le querele, è rimasto sbugiardato. Come Giulio Romani. Susanna Camusso, che è più intelligente di lui, può usare di questa facoltà di replica o farci scrivere da chiunque abbia da dire qualcosa e noi ne saremmo contenti.
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