LA SOCIETA’ SIGNORILE DI MASSA E STAGNANTE – Intervista a Luca Ricolfi – linkiesta.it-
L’Italia dei signori decadenti. Andrea Fioravanti, su www.linkiesta.it, 'intervista il sociologo Luca Ricolfi* sul suo ultimo iibro, La società signorile di massa, in cui dà una originale lettura del presente e del futuro della società italiana. Così inizia. L’Italia è diventata una società stagnante in cui l’economia non cresce, la massa accede a consumi opulenti e il numero di cittadini che non lavorano ha superato il numero di cittadini che lavorano. Se non cambieremo radicalmente il sistema la stagnazione si trasformerà in un declino lento ma inesorabile. E prima o poi i soldi finiranno.
Nel suo libro La società signorile di massa (La Nave di Teseo) usa un paradosso per spiegare la realtà: l'Italia non è più un Paese con alcune imperfezioni da riformare, ma un nuovo tipo di società con cui dovremo fare i conti.
Ricolfi, del titolo del suo ultimo libro colpisce l'aggettivo “signorile”. Perché l’ha scelto?
Perché il tratto distintivo di una società signorile è l’accesso al surplus da parte di chi non lo produce. Ma aggiungo “di massa” perché oggi, a differenza che in passato, i signori sono divenuti maggioranza, e i produttori minoranza.
Come ha fatto l’Italia ad arrivare a questo punto?
Sono tre i processi fondamentali che hanno permesso questa transizione. Primo, la ricchezza accumulata dalle generazioni precedenti che rende oggi possibile il consumo opulento dei nativi a dispetto del non-lavoro dei più. Secondo, la distruzione della scuola e dell’università: un formidabile generatore di disoccupazione volontaria e connesse disillusioni. Terzo: l’immigrazione incontrollata, che ha favorito la formazione di un’infrastruttura para-schiavistica. (…) per continuare aprire l'allegato
* Luca Ricolfi insegna Analisi dei dati nell’Università di Torino e presiede la fondazione David Hume.
Allegato:
la_societa_signorile_di_massa_ricolfi_fioravanti.doc
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