LA PIENA OCCUPAZIONE E’ UN’UTOPIA? – PierLuigi Ossola – un’iniziativa di Sindacalmente –
Quanto prima i sostenitori e simpatizzanti di sindacalmente.org riceveranno l’invito (con un allegato di cinque gruppi di domande e il metodo di partecipazione) per collaborare alla definizione di un documento – che prende spunto dal libro di Mauro Zangola, sull'area torinese e sul lavoro che non c'è – per definire alcune risposte facendone poi oggetto di approfondimento con i sindacati torinesi. Pier Luigi Ossola, ideatore dell’iniziativa, anticipa la sua risposta ad una di quelle domande.
LA PIENA OCCUPAZIONE È UN’UTOPIA ?
1 – Pensi sia un’utopia ancora credibile per il mondo del lavoro – con una demografia mondiale che corre verso i 7,5 miliardi al 2050 e una tecnologia che risparmia sempre più forza lavoro – pensare alla piena occupazione nei termini del ‘900? Ovvero, con la riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario, con il rilancio della programmazione degli investimenti pubblici e privati, consentendo una disoccupazione massima fisiologica sotto il 2%.
Se pensi di Sì, quali sono i settori (vecchi e nuovi) dove programmare e concentrare gli investimenti, con quali regimi di orario ridotto (a parità di salario?) e quale attività di formazione (retribuita da chi’)?
Se pensi di Sì, ritieni anche necessario un Servizio Civile Obbligatorio (9-12 mesi retribuiti) al termine del ciclo scolastico superiore?
Se pensi di No, se pensi che la disoccupazione sia una variabile dipendente dalle scelte delle aziende e del mercato, cosa bisogna fare per i senza lavoro?
In allegato la risposta di PierLuigi Ossola
Vedi anche la scheda sul libro di Mauro Zangola
Allegato:
la_piena_ocupazione_non_e_utopia_ossola.doc
smarrita_occupazione_mauro_zangola.pdf
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