Questo articolo è stato inserito con l’opzione “aggiungi un commento” all’articolo di Alberto Tridente del 2 maggio “Conflitti e polizia internazionale”. E’ di Raffaele Barbiero che allega anche un suo articolo scritto nel 2006. Per la sua ampiezza lo pubblichiamo in prima pagina.
Questo è un articolo che scrissi nel 2006 e sono un pò stanco di sentire sempre le stesse cose sui cosiddetti pacifisti, non è questione di coerenza, ma di serietà: io non voglio essere costretto ogni volta ad accettare fra una guerra e una violazione di diritti umani. Se vogliamo evitare di rimanere inerti si può farlo e farlo benissimo con mezzi nonviolenti. Questa inerzia è invece voluta dai militari e dai militaristi ai quali un serio impegno per costruire alternative alla violenza fa paura. Paura di perdere gli interessi economici legati al complesso militar-industriale e paura di perdere il proprio ruolo, per cui impegniamoci nella direzione di costruire la pace ogni giorno evitando le immancabili e solite frasi che si dicono ogni volta che pare (dico pare) si faccia una guerra per i diritti umani. Prima di un intervento armato, dopo, e talora anche durante, le alternative ci sono, ma se non si costruiscono è difficile invocarle quando la guerra scoppia, illumini in ciò la canzone ‘la guerra di Piero’ di F. De Andrè.
In allegato l’articolo scritto nel 2006
Allegato:
LA PACE SI COSTRUISCE OGNI GIORNO_Barbiero.doc
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