LA GENESI DEL GOVERNO MONTI – redazione – politica 17/11/11

La cornice del quadro dei provvedimenti che il governo si accinge a varare, a breve, è stata chiaramente delineata da Mario Monti illustrando al Parlamento gli intenti programmatici. I  dettagli saranno defineranno i "sacrifici" ed "  il chi paga" e l’orizzonte è fosco per lo sbarramento che il Pdl ( Berlusconi non si è ritirato a vita privata!) oppone all’introduzione di una patrimoniale sulla ricchezza come è in vigore nei principali paesi europei. In altri articoli successivi ci soffermiamo su questi aspetti. Qui richiamiamo tre interventi che possono ben rappresentare la genesi dell’incarico a Mario Monti chiamato a formare un governo del Presidente per ottenere la gonvergenza del Parlamento. Un iter ben diverso dalle larghe intese ( termine di cui abusa il segretario generale della Cisl Raffaele Bonanni) in quanto non siamo per nulla in presenza di un accordo programmatico tra i principali partiti che costituirebbero tale "grande intesa". La politica in senso classico ( primato dell’iniziativa dei partiti) in questo caso ha abdicato al suo ruolo per incapacità ed impotenza. Così è subentarta come ultima istanza l’iniziativa costituzionale del Presidente della Repubblica che nel suo discorso motiva la Sua scelta di non ricorrere alle urne per l’incertezza che si concretizzerebbe proprio nel periodo in cui vanno in scadenza, entro Aprile 2012,  oltre 200 miliardi di titoli di Stato che dovranno essere rinnovati a tassi d’interesse che evitino il default dello Stato.

Alleghiamo tre documenti che a nostro avviso costituiscono la genesi del governo Monti.

  • Il discorso del Presidente Napolitano del 14 novembre
  • Il sostegno dell’ex-presidente Ciampi del 14 novebre
  • la lettera della BCE del 15 agosto per lungo tempo tenuta riservata dal governo Berlusconi

  

Allegato:
Il discorso del capo dello Stato_14-11-11.pdf
Le riforme da fare_Ciampi_14-11-11.pdf
LA LETTERA DELLA BCE AL GOVERNO ITALIANO_15-8-11.doc

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