L’OMBRA DEL DEGRADO, LO STATO CHE CI MANCA – privatizzazioni – crolli e radice comune –
Dopo un lungo periodo di pensiero politico unificato, una sorta di canale unico, con poche emittenti regionali alternative, sulla bontà e lungimiranza di lasciare sempre più campo al privato in grado di autoregolarsi (autocertificazioni e centri privati di certificazione) si constata che è stato un errore concede una fiducia tanto illimitata, fino a portare lo Stato e le sue strutture (per indirizzo politico e per carenza di mezzi e uomini sempre più marcata) ad esercitare controlli e vigilanza sempre più casuale e in non pochi casi svogliata o disattenta. Eppure i settori che necessitano di un vigile occhio pubblico sono sempre più ampi.
Con i quattro articoli pubblicati a metà agosto su La Stampa e Il Corriere della Sera, alleghiamo quello (dal web) di Vladimiro Giacché sulla storia del capitalismo italiano che nella stagione delle grandi privatizzazioni ha sì lasciato la gran parte delle attività dismesse in mani italiane, ma a costo di indebolire lo slancio competitivo di importanti pezzi dell’industria, ricercando nei servizi più facili profitti.
Alleghiamo alcuni articoli di questi giorni d’estate:
- La lunga ombra del degrado di Mario Deaglio su La Stampa
- Lo stato che ci manca di Ernesto della Loggia su Il Corriere della Sera
- La radice comune dei crolli di Mario Tozzi su La Stampa
- Le privatizzazioni all'italiana tra ombre, affari e amizie di Marcello Sorgi_Stampa
- Capitalismo italiano e privatizzazioni di Vladimiro Giacché
Allegato:
perche_ci_manca_lo_stato_galli_della_loggia.doc
la_lunga_ombra_del_degrado_deaglio.doc
la_radice_comune_dei_crolli_tozzi.doc
il_capitalismo_italiano_e_i_servizi_giacche.pdf
le_privatizzazioni_allitaliana_sorgi.doc
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