IL RE E’ NUDO – A.Serafino – Mirafiori e Ministro

All’inizio di Luglio la Consulta ha deliberato che la modifica allo Statuto, introdotta nel 1996 dal Refrendum, è incostituzionale. Su quella norma la Fiat aveva “blindato” l’accordo di Mirafiori imponendo alla Fiom di aderire all’accordo oppure di stare fuori dai cancelli senza agibilità per le loro Rappresentanze Sindacali Aziendali. Dopo una settimana, lunedì 8 luglio, il ministro Elvio Zanonato lascia basiti molti di chi lo ascota. Sceglie la platea dell’Assemblea Generale degli Associati dell’Unione Industriale di Torino, presenti Sergio Marchionne, Giorgio Squinzi e Piero Fassino, per pronunciare nel corso del suo intervento questa frase “Il sostanziale fermo dell'impianto di Mirafiori, la sua progressiva obsolescenza, creano incertezza e sono elemento di preoccupazione".

Una simile valutazione non era mai stata esternata con tanta semplice chiarezza né dal premier delle larghe intese né dal premier del governo tecnico ( e loro ministri) né da sindacai del centro-sinistra torinese. Tantomeno dai sindacati che si sono costantemente “fidati” delle assicurazioni, in vero generiche, di Sergio Marchionne che è rimasto imperturbabile alle affermazione del ministro. Piero Fassino ha “dribblato” da consumato politico le domande dei cronisti con “..non bisogna impiccarsi ad una parola”.Fuochi pirotecnici tra i sindacati spiazzati dalla dichiarazione del ministro che si possono paragonare (per metafora) alle parole del bambino della nota favola «I vestiti nuovi dell' Imperatore» di Hans Christian Andersen che non esitò ad esclamare « ma il re è nudo!».

Sergio Marchionne indossa il girocollo blu estivo, in abbigliamento diverso dal re di Anderson,  ma ha trasferito produzioni, sedi legali, centri di progettazione in altra parte del mondo dove ha avuto ( e probabilmente chiesto) consistenti aiuti ai rispettivi governi (Brasile, Usa, Serbia, Polonia, ed altri). Precisa Marchionne di non aver mai chiesto nulla ai governi italiani (Berlusconi, Monti, Letta)  i quali finora – fatta eccezione per il ministro Elvio Zanonato – hanno sempre dichiarato che “era giusto che la Fiat scegliesse i paesi più convenienti”. In Italia, per Marchionne, bastano gli ammortizzatori sociali ( compresa Cigs in deroga) per migliaia di “licenziamenti soft”. I contratti di solidarietà che ripartiscono la riduzione dell’orario su tutti non è nell’orizzonte del manager italo-canadese e neppure presente, inspiegabilmente, tra i sindacati a matrice confederale (Fim e Uilm) firmatari delle intese.

Quello di Mirafiori è un sito – un grande impianto, la più grande fabbrica d’Europa – nudo d’investimenti strategici e d'altronde lo stesso Sergio Marchionne ha sempre detto che non è ancora tempo per decidere, mentre dichiara che è strategico investire massicciamente per la conquista del Corriere della Sera.

Questa e la realtà…ma la maggiore responsabilità del vuoto di Mirafiori sarebbe, per molti commentatori e per i sindacati firmatari degli accordi, di Giorgio Landini che ne ha certamente, ma di altro tipo. Così va il mondo.

A proposito, Mirafiori è stato fatto decollare dai sindacati del Sì, più realisti del Re, quando lo stesso  Sergio Marchionne che non ha mai dichiarato di aver fatto tale scelta startegica per il sito.

Alleghiamo 13 articoli su Mirafiori, inoltre pensiamo sia molto utile leggere il testo integrale dell’intervento di Sergio Marchionne svolto davanti ad autorità, sindacati e lavoratori nello stabilimento della Savel in Abruzzo.

Allegato:
intervento_di_marchionne_alla_savel_testo_completo_10-7-13.doc
sede_olandese_bertone_il_foglio.doc
tripletefiom_8-7-2013.pdf
mirafiori_lancia_la_volata_3-5-13.pdf
fiat_serve_piu_democrazia_fiom_11-7-13.doc
dallauto_al_corsera_cremaschi_9-7-13.doc
130709_fiat_fututo_grazie_ad_accordi1.pdf
bellomo_chiede_perche_ci_attaccano.pdf
fassino_glissa_le_parole_del_ministro.pdf
marchionne_fassino_mirafiori_tropea_13-7-13.pdf
la_fiom_scrive_a_marchionne.pdf
marchionne_e_gia_partito.pdf
ultima_prima_di_wstreet.pdf

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