IL NEMICO INVISIBILE – la fibra d’amianto – relazione di D.Degiovanni –
L’oncologa Daniela Degiovanni da molti anni, un anno dopo la laurea nel 1978, si è occupata di malattie asbesto correlate; di come combattere il nemico invisibile, le microscopiche fibre di amianto. Nella relazione in allegato evidenzia i vari tipi di amianto ed i rischi di contrarre malattie, come il mesotelioma, per inalazione. In particolare per la crocidolite o amianto blu che ha una struttura aghiforme che penetra fino alla pleura o al peritoneo. La cancerogenicità della fibra era nota sin dagli anni ’40.
L’oncologa sottolinea che non esiste una cura in grado di debellare il mesotelioma, serve la prevenzione. I numeri della malattia sono elevati ed in continua aumento: ogni anno in Italia si diagnosticano 1400 nuovi casi di mesotelioma e 1000 nuovi casi di cancro polmonare legati all’amianto, non solo per ex lavoratori che hanno trattato l’amianto ma anche familiari, cittadini comuni che risultano, oggi, i più colpiti.
La prof.ssa Degiovanni descrive l’esperienza di ricerca che ha preso avvio negli anni ’80 grazie a un gruppo di medici casalesi e il prof. Benedetto Terracini, epidemiologo dei tumori dell'Università di Torino. Lo studio ha provato la correlazione scientifica tra amianto e mesotelioma che colpiva i lavoratori Eternit.
Altri studi sono seguiti fino alla costituzione del GIC (gruppo interdisciplinare cure) che consente di seguire il paziente per tutto il percorso della malattia (unico in Italia), che in seguito si chiamerà UFIM (Unità funzionale interaziendale mesotelioma. Ora è in costruzione un network che ha il compito di per coordinare i lavori dei 12 centri di eccellenza, tra cui c’è Alessandria e Casale Monferrato.
Molto resta da fare sia in campo sanitario che in campo ambientale. Le bonifiche vanno accelerate. Vanno infine informate le persone che ancora oggi non sono informate sui gravi rischi per la salute che è un diritto fondamentale del nostro paese.
Allegato
- La relazione scientifica dell’oncologa Daniela Degiovanni (essendoci molte immagini ci vuole qualche secondo per aprire questo file).
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