Consiglio di Stato: Riace, progetto encomiabile
Il Consiglio di Stato: «Il ministero dell’Interno non avrebbe potuto chiudere lo Sprar di Riace, quando era sindaco Mimmo Lucano».
I giudici del Consiglio di Stato lo hanno ribadito solennemente respingendo il ricorso presentato dal Viminale dopo che, lo scorso anno, il Tar di Reggio Calabria aveva messo nero su bianco l’illegittimità di quella decisione. Su questo i giudici sono chiarissimi. “L’Amministrazione statale prima di adottare qualunque misura demolitoria deve attivarsi per far correggere i comportamenti non conformi operando in modo da riportare a regime le eventuali anomalie” si legge nella sentenza, che sottolinea anche che “il potere sanzionatorio/demolitorio è esercitabile solo se l’ente locale che si assume sia incorso in criticità sia stato avvisato, essendogli state chiaramente esposte le carenze e le irregolarità da sanare, gli sia stato assegnato un congruo termine per sanarle, e ciò nonostante, non vi abbia provveduto…”
Ma «Volevano distruggere Riace e il messaggio politico-evangelico della nostra esperienza amministrativa e ci sono riusciti. Queste pronunce non fanno altro che aumentare la mia amarezza». Così Mimmo Lucano commenta le buone notizie giudiziarie provenienti da Palazzo Spada a Roma, che annullano il provvedimento del ministero dell’Interno che aveva escluso Riace dallo Sprar.
I Giudici hanno voluto rimarcare “Che il modello Riace fosse assolutamente encomiabile negli intenti e anche negli esiti del processo di integrazione è circostanza che traspare anche dai più critici tra i monitoraggi compiuti”. Eppure è stato affondato per “manu” del ministro Salvini e con tante tacite complicità e/o silenzi di chi poteva opporsi, sia nel Parlamento sia nella società civile.
L’esperienza di Riace è un modello da recuperare, con correzioni e integrazioni, per creare lavoro e attività sociali nelle terre abbandonate del nostro paese, in aree emarginate e in via d’abbandono: in pianura, in zone appenniniche e montane. Può dare risposte a molti giovani, anche con un Servizio Civile Universale più ampio di quello di quest’anni. Può dare risposte e protezione ai richiedenti asilo, rifugiati, migranti.
In allegato tre commenti alle decisioni del Consiglio di Stato e altri articoli correlati (del 2018) che ricostruiscono le tappe – dei ministri dell’Interno (Marco Minniti e Matteo Salvini) del Governo Gentiloni e del Conte -che hanno determinato lo smantellamento di quella grande e complessa esperienza nel comune Jonico.
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