I CAPANNONI FANTASMA DI MARCHIONNE – intervista di E.Mauro –
Nella lunga intervista pubblicata su La Repubblica di Venerdì 10 gennaio Ezio Mauro ha posto molte domande a Sergio Marchionne. Con questo questo abstract evidenziamo cinque delle domande-risposte sul mercato auto italiano.
Uscire dal mercato tradizionale Fiat per andare dove? «Nella fascia Premium, prodotti di alta qualità, con concorrenza ridotta, clienti più attenti, margini più larghi. In fondo abbiamo marchi fantastici e per definizione Premium, come l'Alfa Romeo e la Maserati. Perché non reinventarli?
E perché non lo avete fatto? «E lei, mi scusi, che ne sa? Sa della Maserati a Grugliasco, dove lavora gente in guanti bianchi a scegliere le rifiniture in pelle per andare sui mercati del mondo. Ma non sa che in capannoni-fantasma, mimetizzati in giro per l'Italia, squadre di uomini nostri stanno preparando i nuovi modelli Alfa Romeo che annunceremo ad aprile e cambieranno l'immagine del marchio, riportandolo all'eccellenza assoluta».
Allora perché non lo avete fatto prima? «Mi servivano due cose: la capacità finanziaria, e oggi finalmente Chrysler come utili e come cassa mi copre le spalle, e un accesso al mercato mondiale. Oggi se mi presento con l'Alfa negli Usa ho una rete mia di 2.300 concessionari capaci di portare quelle auto dovunque in America, rispettandone il dna italiano»….
Parliamo allora delle fabbriche italiane. Quando e come ripartiranno? «Ecco il quadro. Nel polo Mirafiori-Grugliasco si faranno le Maserati, compreso un nuovo suv e qualcos'altro che non le dico. A Melfi la 500 X e la piccola Jeep, a Pomigliano la Panda e forse una seconda vettura. Rimane Cassino, che strutturalmente e per capacità produttiva è lo stabilimento più adatto al rilancio Alfa Romeo. Mi impegno: quando il piano sarà a regime la rete industriale italiana sarà piena, naturalmente mercato permettendo».
Sta dicendo che finirà la cassa integrazione eterna per i lavoratori Fiat? «Sì, dico che col tempo – se non crolla un’altra volta il mercato – rientreranno tutti».
Già, con il tempo e se il mercato cala? Quanto sarà lungo questo tempo? Se sarà molto lungo, come si teme, un gran numero di lavoratori non rientreranno più perché in pensione o prossimi. Quali saranno allora i livelli occupazionali, ad esempio a Mirafiori, rispetto l’organico attuale: non ci sono solo i 5300 lavoratori delle Carrozzerie ma altri 8.000 e più tra Enti centrali, Impiegati, Centri Stili e vari. Ma il mercato se cala non lo si deve rilanciare con nuovi prodotti anche per una nuova mobilità?
- In allegato l’intervista di Sergio Marchionne A Ezio Mauro
Allegato:
intervista_marchionne_mauro.pdf
Sul futuro dell’Alfa Romeo negli USA il prof. Stefan Bratzel del Centro Management Auto in Gladbach ,( Germania),non è così ottimista come Sergio marchionne. In una intervsta ad un quotidiano di Detroit sulle prospettive di mercato per auto alta gamma, il professore si dice convinto che il dominio delle case tedesche continuerà senza grossi problemi. ” Non vedo tanti pericoli”.
Alla domanda specifica sulle prospettive Alfa Romeo dopo la fusione FIAT-Chrysler, ” Potrà essere Alfa una sfida alle case tedesche ?”, la risposta è stata, ” Un sogno. Alfa è naturalmente un marchio storico interessante, ma non vedo come possa avvicinarsi all’alto di gamma tedesco, oltretutto è carente di modelli. E’ piuttosto un marchio dimenticato, quando ne parlo ai miei studenti, devo proiettare fotod’epoca. Penso che S. Marchionne cercherà di portare Alfa a livelli alti, ma ci vorrà molto tempo e molto denaro”.
Toni Ferigo