GIORGIO GABER ED IL FINISMO – FareFuturo – politica & democrazia 19/4/10
Sul sito di FareFuturo, www.ffwebmagazine.it trovate un singolare ed arguto articolo zeppo di domande. Le risposte sono rimandate ad una canzone, La Libertà di Giorgio Gaber . L’artista milanese la scrisse nel 1972; era un inno alla libertà intesa come partecipazione, libertà come gioia di seguire un’avventura. Libertà come… tante altre. Quella canzone, purtroppo, non accese la fantasia e non scaldò il cuore dei tanti partiti della sinistra, ne dei cortei sindacali.
Vorrei essere libero, libero come un uomo.
Vorrei essere libero come un uomo.
Come un uomo appena nato che ha di fronte solamente la natura
e cammina dentro un bosco con la gioia di inseguire un’avventura,
sempre libero e vitale, fa l’amore come fosse un animale,
incosciente come un uomo compiaciuto della propria libertà.
non è neanche il volo di un moscone,
la libertà non è uno spazio libero,
libertà è partecipazione.
Vorrei essere libero, libero come un uomo.
Come un uomo che ha bisogno di spaziare con la propria fantasia
e che trova questo spazio solamente nella sua democrazia,
che ha il diritto di votare e che passa la sua vita a delegare
e nel farsi comandare ha trovato la sua nuova libertà.
non è neanche avere un’opinione, la libertà non è uno spazio libero,
libertà è partecipazione.
non è neanche il volo di un moscone,
la libertà non è uno spazio libero,
libertà è partecipazione.
Come l’uomo più evoluto che si innalza con la propria intelligenza
e che sfida la natura con la forza incontrastata della scienza,
con addosso l’entusiasmo di spaziare senza limiti nel cosmo
e convinto che la forza del pensiero sia la sola libertà.
non è neanche un gesto o un’invenzione,
la libertà non è uno spazio libero,
libertà è partecipazione.
non è neanche il volo di un moscone,
la libertà non è uno spazio libero,
libertà è partecipazione.
WWW.ffwebmagazine.it Farefuturo
19 aprile 2010
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