FCA ITALIA A BASSO REGIME – articoli fuori dal coro – nuova Cig a Mirafiori e Grugliasco –
Salvatore Cannavò su Il Fatto Quotidiano analizza "Il fragile impero italiano di FCA" dove a fronte del sucesso della Jeep e della tenuta della 500 (entrambi i modelli sono prodotti a Melfi) fa riscontro la crescente Cig in impianti importanti che funzionano a mezzo regime. Che succede? Oltre alla Cig per gli stabilimenti torinesi "situazione difficile anche a Cassino dove l'arrivo della Giulia viene ancora rimandato..". I sito www.lospiffero.com pubblic l’articolo “Fiat, ora basta bluff (e inchini)”. Titolo e contenuto inediti per i media torinesi. Inizia così. Il 2016 porterà la ripresa produttiva? Le premesse non sono confortanti: un altro anno di cassa integrazione alle Presse di Mirafiori, nuovi periodi di stop alla Maserati. Eppure per Chiamparino e Fassino si va "avanti insieme". Dove non si sa. La notizia di dicembre della FCA sono state rapidamente dimenticate. Eppure riguardano “due nuovi prolungamenti della cassa integrazione per gli stabilimenti di Mirafiori e per quello, apparentemente strategico, di Grugliasco. Pochi giorni fa, il 21 dicembre l’azienda ha annunciato un altro anno di cassa motivata ufficialmente con una generica “riorganizzazione” alle Presse di Mirafiori. Periodo fissato: dal 22 febbraio 2016 al 19 febbraio 2017, riguarderà tutti i 650 addetti. Da ricordare che tale reparto è praticamente fermo, sempre per riorganizzazione, dall’estate del 2013”. Prosegue “Ammortizzatori sociali attivati pure alla Maserati, il brand del lusso su cui molti annunci prossimi all’entusiastico e al miracolistico erano stati spesi, anche per l’inizio del 2016, dopo le 4 settimane già effettuate tra novembre e dicembre e la chiusura per le feste fino all’11 gennaio. Si tratta di tre nuove settimane di cassa tra gennaio e febbraio: 25-29 gennaio, 1-5 e 15-19 febbraio. Considerando che a Grugliasco il lavoro riprenderà l’11 gennaio, i calcoli son presto fatti: la produzione è ridotta del 50%”.
Sottolinea “Le stesse rassicuranti prospettive per l’imminente 2016 non paiono così concrete e rapide nell’avverarsi. Secondo i piani di Marchionne, la fusione internazionale che ha dato luce alla nuova Fca avrebbe trainato la produzione anche in Italia. I suoi detrattori hanno sempre sostenuto che il piano dell’ad del gruppo automobilistico, invece, avrebbe depotenziato il nostro Paese. E, in effetti, a vedere in questa fine d’anno la situazione non è così positiva, come spesso descritta e come dovrebbe essere per l’annunciata svolta affidata al cambio di calendario”.
Il “politicamente corretto” finisce per non vedere quello che non va, compreso quel lungo utilizzo della Cig a Torino (non ci sono solo i casi del Sud o dell’Alitalia) senza significativi piani di rilancio produttivo per gli stabilimenti di Mirafiori. Lo “spiffero” nell’articolo del 27 dicembre (allegato) non risparmia certo le frecciate al trio Chiamparino-Fassino-Marchionne.
Allegati
- Il fragile impero italiano di FCA di S.Cannavò Il FQ 31-12-15
- Mirafiori basta bluff e inchini su www.lospiffero.com
Allegato:
fiat_basta_inchini_lo_spiffero.doc
il_fragile_impero_fca_cannavo.pdf
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