CRISI, IMPOVERIMENTO E POVERTA’ – B.Boni – analisi –
Sulla crisi, contraddistinta da impoverimento e povertà, Beppe Boni -ricercatore torinese da anni impegnato nella formazione sindacale- ha inviato un breve saggio. In premessa così scrive. Ormai, interviste e commenti sono sempre meno rari. Nel medesimo tempo, le statistiche si fanno di giorno in giorno più copiose, si trasformano facilmente in grafici e tabelle. E queste ultime aiutano a riempire le pagine di riviste e quotidiani. Illustrano l’impoverimento che colpisce, in molti paesi, molta parte delle popolazioni. Tuttavia si ha la sensazione che più lo illustrano meno lo spiegano. In realtà lo conosciamo poco, soprattutto se viviamo in un paese apparentemente ricco. Certamente, ci capita di vederlo sempre più spesso: è sufficiente abitare in una periferia di una grande città e andare in un negozio alimentare e osservare come si risparmia sul cibo; o frequentare il bar sotto casa e vedere come il caffè è sempre meno accompagnato dalla brioche, mentre si tenta disperatamente di vincere qualche euro nelle due o tre slot machine che lo caratterizzano. La possiamo ancora vedere nel conoscente che vi stazione per delle ore perché in cassa integrazione, consumando il minimo indispensabile. Questo ‘ impoverimento ‘ ha quindi molti volti. Però vederli non significa capirli. Più chiaramente, l’impoverimento sembrerebbe alla base delle cause che hanno prodotto la crisi dei nostri giorni. Ma, nella pubblicistica più diffusa, questo processo viene sradicato dalle cause profonde che lo hanno generato. Appare senza radici, senza ragioni. Tenteremo di sfiorarne alcune nei brevi paragrafi che seguiranno.
Il saggio in sette cartelle è suddiviso nei seguenti brevi capitoli: l’impoverimento; il sospetto; dal lavoro alla famiglia; l’un per cento e il novantanove per cento; un grande lavoro ideologico; impoverimento e lavori poveri; il giocattolo si è rotto; un capitombolo; la menzogna; casa, lavoro, impoverimento e paura; la mobilitazione individualistica; climi culturali: diffidenza e paura; l’austerità come ideologia; sta incominciando a diventare un’altra storia … .
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