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ANTISEMITISMO IN FRANCIA – A.Goldstein – le diverse radici –

«Mort aux juifs». Andrea Goldstein analizza in un articolo-saggio, pubblicato sulla rivista Il Mulino, il risorgente antisemitismo in Francia affermando che “È profondamente sbagliato considerare l’attuale rigurgito di antisemitismo come un fenomeno transitorio”. Ricorda che nel 2014, 6.658 ebrei francesi hanno fatto la propria aliyah (letteralmente, ascesa) verso Israele. Per la prima volta la Francia si trova in testa alla classifica degli olim (letteralmente «coloro che ascendono»), ben davanti a Ucraina, Russia e Stati Uniti. Più di 30 mila persone hanno partecipato ai vari eventi organizzati dalla Agence Juive per dare informazioni sull’emigrazione in Israele. Anche per quanto riguarda Sar-El, il programma di volontariato civile in Israele riservato alla Diaspora (a partire dai 16 anni), nel 2013 per la prima volta i francesi sono diventati la prima comunità (1.066 contro 967 americani, quando l’anno precedente le cifre rispettive erano state 1.086 e 1.221).

Nella parte centrale dell’articolo Goldstein si sofferma sulle diverse radici dell’antisemitismo.

L’antisemitismo francese versione 2014 ha però anche radici nell’estrema destra, ben distinta dalle comunità musulmane, e altri maîtres à penser. Uno è Alain Soral, editore di testi come La France juive (di Édouard Drumont) e Le juif international (di Henri Ford), mentre nella galassia digitale è molto noto Boris Le Lay, nazionalista bretone e simpatizzante pro-nazista, più volte condannato in contumacia (sembra che risieda in Giappone). I confini con l’antisemitismo tradizionale sono del resto labili: l’altro picco di atti e minacce nel 2014 è stato in occasione del Jour de colère, organizzato dalla destra cattolica contraria alla liberalizzazione del matrimonio alle coppie omosessuali. Gli slogan antisemitici, razzisti e omofobici sono una costante di queste sfilate. (…)

Infine, l’antisemitismo di matrice chiaramente islamica e jihadista ha armato la mano di Mehdi Nemmouch, che il 24 maggio 2014 ha ucciso quattro persone di fronte al Museo ebraico di Bruxelles, e di Amedy Coulibaly, tragici epigoni di Mohamed Merah, che il 19 marzo 2012 aveva attaccato la scuola ebraica Ozar Hatorah di Tolosa facendo quattro vittime, tra cui tre bimbi, oltre a uccidere nei giorni precedenti tre militari di origine araba. Per la gang des barbares che uccise Ilan Halimi nel 2006, l’islamismo si mescolava alla ricerca dell’arricchimento personale (sequestrare un ebreo perché non può che essere ricco). Simile la motivazione nell’assalto di Créteil a fine 2014, quando una giovane coppia è stata sequestrata e la donna violentata.(…)

E’ una finestra sul mondo, su quanto succede in Francia ed altri parte d’Europa. Un saggio con molti dati e valutazioni.

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Allegato:
lantisemitismo_in_francia_la_finestra_sul_mondo_il_mulino.doc

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