AIUTI DI STATO A BANKITALIA? – eu e chiarimenti – riscriverlo si può –

L'esame della Commissione Eu non sarà solo un atto dovuto, ma una verifica approfondita. E potrebbe tener conto anche della forte irritazione delle banche estere attive in Italia per il trattamento fiscale che il decreto riserva agli azionisti italiani di Bankitalia. La Commissione Europea ha chiesto alle autorità italiane “maggiori informazioni sul decreto legge del 30 novembre 2013 che introduce cambiamenti nel capitale e negli azionisti di Bankitalia, per valutare se contiene aiuti di Stato ad alcune banche”.

Il comunicato Eu è laconico ma da più parti sono stati sollevati dubbi ( anche di violazione norme Eu) sul decreto della discordia (quello della ghigliottina e degli scontri in Aula costati sospensioni ai deputati del M5S) che rivaluta il capitale di Palazzo Koch ( fermo al 1956) andrebbe riscritto.

Proprio in questi mesi le grandi banche italiane sono sottoposte all'esame sulla qualità e la tenuta dei loro bilanci da parte della Banca centrale europea e dell'Eba. In base all'esame di Bruxelles, i profili di aiuto di Stato potrebbero nascondersi a vari stadi dell'operazione. Si è registrata anche una forte irritazione delle banche estere attive in Italia per il trattamento fiscale che il decreto riserva agli azionisti italiani di Bankitalia.

Per Intesa Sanpaolo, primo azionista di Bankitalia con il 42,43% del capitale, ci sono in ballo plusvalenze potenziali per oltre 2 mld, mentre per Unicredit (azionista con il 22,11%) circa la metà; per Generali Ass. (6,33%) 300 mln e per Banca Carige (4,03%) 200 mln.

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http://www.sindacalmente.org/content/lemendamento-mancato-decreto-imu-bankitalia-boicottaggio-e-ghigliottina

dal web  28 febbraio 2014

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