LA FLEXSECURITY IN EUROPA – R.Carlini – il mito infranto: le cause e le conseguenze –

Roberta  Carlini, Rocca n 10, analizza il mito infranto della flexsecurity in Europa. Sintetizza il welfare del 900 e le cause del progressivo indebolimento. Le differenze regionali, invece che un gap da colmare, sono diventate fonte di colpa e di sospetto; gli egoismi nazionali, che sempre si rafforzano in tempi di crisi, hanno impedito di vedere la superiore razionalità di una risposta cooperativa; le zone ricche d’Europa, quelle che si sono inserite tra i «vincenti» della globalizzazione, hanno sperato di poter continuare a prosperare e hanno temuto la zavorra dei poveri invece di fare dell’unione la leva della propria forza.

L’articolo è suddiviso in quattro capitoli: il progressismo europeo, cosa è successo? la flexsecurity, lo scoglio della crisi economica, la frattura politica

Sulla flexsecurity è certamente interessante quanto scriveva Mario Deaglio, su La Stampa, nel lontano febbraio del 1999 a proposito di un documento anglo-italiano sottoscritto all’epoca dei governi Blair e Berlusconi e dell’aspro dibattito sull’art.18 dello Statuto dei Lavoratori. Ben eloquente il titolo di quell’editoriale “ Il mio lavoro in cambio di un lavoro” (allegato) nel quale si legge: (,,,) Non ti posso garantire, dicono in sostanza Blair e Berlusconi, che continuerai a fare il tuo lavoro attuale ma, se sarai flessibile, ti potrò, o meglio ti dovrò (quasi) garantire che un lavoro lo troverai. O per dirla con le parole di Blair,(…) se puoi lavorare, devi lavorare… se lavori sodo il governo ti garantisce che non finirai in miseria….Nessuno, insomma, ha diritto al «suo» posto di lavoro, ma tutti, per contro, devono aver diritto a «un» posto di lavoro, non troppo lontano da casa e adeguato alle loro capacità professionali. (…)

 

Allegato:
europa_il_mito_infranto_della_flexsecurity_carlini.doc
il_mio_lavoro_in_cambio_di_un_lavoro_deaglio_1999.doc

0 commenti

Lascia un Commento

Vuoi partecipare alla discussione?
Sentitevi liberi di contribuire!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *