POLITICA CONTRATTUALE UAW -T.Ferigo – accordo che segna una svolta? –
Il mensile Automative news di Settembre riporta una dichiarazione del vice presidente, responsabile per le risorse umane della Lear, la multinazionale americana della componentistica (presente anche in Italia), che informa sulla disponibilità della UAW (sindacato americano dell’auto) a firmare un contratto per 310 lavoratori dello stabilimento di Hammond, (stato dell’Indiana) in cui vengono stabilite nuove categorie di inquadramento sindacale per “lavoratori del sub-assemblaggio”.
A Hedmond sono prodotti sedili per i modelli Taurus ed Explorer della Ford. Si prevede la soppressione del sistema di salario 2/3 che riguarda circa 450 lavoratori. Gli operai sub-assemblatori avranno un salario iniziale di 12% /ora, più basso di quello della categoria “assemblatori “che è di 16,5$. Il salario finale sarà rispettivamente di 15,5 & per i primi. Gli assemblatori in linea guadagnano oggi 16,5$.
Si conclude così una vertenza che ha visto i lavoratori della Hadmon scendere in sciopero circondati da una forte solidarietà. Il 13 Settembre i lavoratori in sciopero erano salutati dai clacson di tir e auto nell’affollata strada davanti alla fabbrica. Consenso confermato dalle assemblee ove l’accordo è stato approvato dal 95% dei votanti.
L’accordo è importante per diverse ragioni. La più significativa è, l’abolizione di fatto del sistema 2/3. Alcuni osservatori scrivono di una svolta nella politica contrattuale della UAW. Perché?
Il sistema 2/3 si è diffuso nel settore auto negli ultimi anni, specialmente dopo gli accordi di “salvataggio “di GM e Chrysler nel 2007. – da notare che anche dopo l’ultimo contratto la Chrysler conta un numero di lavoratori 2/3 superiore a GM e Ford.- stabilisce che ai nuovi assunti siano pagati ad un salario d’ingresso inferiore di circa il 45% rispetto a quello contrattuale e che quello finale sia diverso da quello dei lavoratori più anziani.
Per esempio alla Lear i nuovi ricevevano 11% e 16& al termine della progressione salariale. Gli anziani 19,97& per lo stesso lavoro. Sono differenziate anche le parti riguardanti pensione e trattamenti sanitari.
Si calcola che circa il 25% degli accordi preveda un sistema similare. Gli accordi sono siglati in aziende in difficoltà con minacce di chiusura e licenziamenti. Il problema è che in molti casi è diventato una strategia per differenziare i salari verso il basso.
Succede così che sulla stessa linea di montaggio lavorino fianco a fianco operai con differenti retribuzioni, creando tensioni e minando la solidarietà. Allo scadere del contratto quadriennale, il Presidente della local, (sezione sindacale) James Luna dichiarò che si doveva eliminare la differenza ed avere per tutti la stessa paga per lo stesso lavoro: la richiesta era di 21,5$ orari. Una rivendicazione largamente sostenuta dai lavoratori soggiunse Luna.
Il movimento per la soppressione del sistema 2/3 può avere effetti non solo nelle fabbriche di componentistica ma anche nei grandi assemblatori finali. I contratti per le tre big di Detroit scadono il prossimo anno. Diversi dirigenti locali della UAW si sono già espressi in favore di questo obiettivo. Il CAW, sindacato canadese dell’auto ha già dato il suo consenso.
Resta un problema “storico”: la differenza di salario tra fornitori e assemblatori. Nelle grandi aziende USA dell’auto sindacalizzate i contratti salariali sono migliori di quelli di molte aziende fornitrici, meno organizzate sindacalmente e spesso soggette a aut aut nella contrattazione. Eliminare ovunque il sistema 2/3 può essere un buon passo -come commenta un membro del sindacato – “verso più solidarietà “.
Toni Ferigo
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