ANTISEMITISMO E ANTISIONISMO – A.Sofri – quel fiume carsico! –
In queste settimane il medio oriente è ancora teatro di guerre che mortificano i diritti universali sanciti dalla Carta internazionale. Ora i punti più drammatici sono nella Striscia di Gaza e attorno al Monte Sinjar nel Kurdistan. Fatti che spaccano le coscienze al punto da costringere molti a volgere la faccia altrove, non già per indifferenza ma per orrore e disperazione, per non sapere che fare o cosa sia giusto di dire da fare. Sono due realtà profondamente diverse come storia e accadimenti, non paragonabili in alcun modo se non per la violenza. Scontri, aggressioni, violenze che sembrerebbe abbiano addirittura la forza di spezzare l’albero della speranza che si confida possa ancora essere quel flessibile bambù più volte sperimentato nella storia.
Adriano Sofri affronta con il suo scrivere diretto, efficace e chiaro il nodo della guerra tra Hamas e Israele nella Striscia di Gaza che, come riflesso, ha fatto riemergere il fiume carsico dell’antisemitismo e dell’antisionismo. Sofri prende spunto dai manifesti apparsi sui muri di Roma, all’inizio di Agosto, per “boicottare i negozi di israeliani” e dalle affermazioni contenute nel manifesto-appello per una Norimberga per Israele, già firmato da oltre 300 personalità nella prima decade di agosto.
Le affermazioni di Sofri sono nette e affondano come bisturi su una materia sulla quale una parte della sinistra (e non solo) dimostra di non aver voluto (inconsciamente o deliberatamente) fare approfondimenti culturali e storici.
I problemi sollevati da Adriano Sofri sono da classificare – secondo il linguaggio di un tempo del politichese, in particolare della sinistra – come “nodi gordiani”, tra questi la giustificazione adotta dallo storico Angelo D’Orsi in chiusura del suo articolo: «Una Norimberga per Israele», richiesta dall’Appello, è una metafora forte, per qualcuno irritante, contestabile sul piano storico e giuridico, ma adeguata su quello etico-politico, ad esprimere lo sdegno di chi ha deciso di gridare, davanti al silenzio degli uni e alla mezza voce degli altri.
E’ tempo di scioglierli, ma sarà ancora una strada erta, come scrive Gad Lerner in " Quando il Giusto sceglie di stare contro Israele" per l'orrore a Gaza. L'articolo è stato pubblicato su La Repubblica del 17 agosto . Lerner commenta il gesto di Henk Zanoli, 91 anni, che ha riconsegnato l'alta onorificenza che aveva ricevuta dal governo israeliano, sottolineando la nobiltà di quell'atto che, però, ripropone l’insidia dei paragoni storici
Consigliamo la lettura degli allegati
- “L’odio antisemita sui muri di Roma” di Adriano Sofri 10 Agosto La Repubblica
- Boicottiamo i negozi israeliti manifesti murali a Roma 8 agosto 2014
- “Gaza: noi Accusiamo” l'appello-manifesto 24 luglio 2014
- Perchè una Norimberga per Israele di Angelo D’Orsi 9 agosta 2014 su web
- Quando il Giusto sceglie di stare contro Israele_Gad Lerner 17 Agosto
Allegato:
lodio_antisemita_sui_muri_di_roma_sofri.doc
manifesti_a_roma_boicotta_israele.doc
manifesto_appello_noi_accusiamo.doc
i_firmatari_di_noi_accusiamo_historiamagistra.doc
una_norimberga_per_israele_dorsi.doc
quando_il_giusto_sceglie_di_essere_contro_israele_lerner_17-8-14.doc
Lascia un Commento
Vuoi partecipare alla discussione?Sentitevi liberi di contribuire!