CUNEO FISCALE E IVA – simulazioni ingannevoli – governo –
Costo del lavoro, a ottobre si cambia. Ipotesi taglio del cuneo fiscale e aumento Iva. Per rilanciare l’occupazione e la ripresa. Il provvedimento ipotizzato dal ministro del Lavoro Giovannini dovrebbe rientrare nella Legge di Stabilità ( ex Finanziaria) del 2014. Il governo sta avviando una serie di simulazioni per individuare la formula più efficace. Più che un taglio dell’Irpef sono allo studio del governo un alleggerimento dei contributi Inail e previdenziali pari, per il 2014, a due miliardi, cui corrisponderebbe il rialzo dell’Iva.
L’ultimo intervento sul cuneo fiscale è stato fatto dal Governo Prodi: riduzione di 5 miliardi, dividendone i benefici fra lavoratori e imprese: gran parte finì all’imprese. L’Istat, in un’audizione alla Camera dello scorso giugno aveva fornito una sua valutazione precisa: una riduzione del cuneo fiscale pari a un punto di Pil (15 miliardi circa), se volto tutto alle imprese, produrrebbe in due anni 200 mila nuovi occupati; se invece il beneficio andasse integralmente ai lavoratori i nuovi posti sarebbero 30 mila.
Sono previsioni e statistiche ingannevoli se non si specifica il modo, la selettività degli interventi per tradurre in occupazione ( investimenti) quanto risparmiato con la riduzione del cuneo fiscale.
Ed ancora ingannevoli sono le simulazioni quando non tengono conto dei bassi redditi ( precari e pensionati), dei tanti cassintegrati ed in lista di mobilità, dei disoccupati, dei giovani alla ricerca del primo lavoro.. Per “questa Italia” l’aumento dell’IVA è un peggioramento certo della loro condizione di vita. Ed anche per i lavoratori dipendenti, qualora il taglio del cuneo fiscale riguardasse anche l’Ipref lo “scambio” sarebbe svantaggioso per tutti coloro che sono vincolati con il magro stipendio alla spesa “rigida” del carrello della spesa per un livello austero di vita. L’Iva sui carburanti ed energia rimbalza su molte voci.
In allegato l’articolo di Luisa Grion su La Repubblica del 08/09/2013.
Allegato:
costo_del_lavoro_si_cambia_a_settembre_giovannini-grion.doc
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