SVELATI I MISTERI TORINESI – redazione – sindacato 31/1/11
«Ora abbiamo la certezza che tutta la vicenda Mirafiori è stata giocata dalla Fiom per un puro calcolo politico ed elettorale finalizzato alla candidatura a Sindaco di Torino di esponenti della Fiom». E’ questa la pesante accusa formulata dalla Fim Torinese, contenuta in un volantino che è stato diffuso nelle fabbriche. Prosegue con «Non è un caso che le riserve sulla candidatura a Sindaco di Torino verranno, guarda caso, sciolte proprio il giorno dopo lo sciopero della Fiom!». Conseguentemente l’accusa si aggrava « Ora sappiamo quello che da tempo sospettavamo: la Fiom si trasforma e diventa un partito e in questa forma e non più come Sindacato ha condotto la campagna per il NO all’accordo a Mirafiori aggregando variopinte e diverse componenti sociali».
Giorgio Airaudo ricercato con insistenza da una parte di Sinistra Ecologia e Libertà, da Niki Vendola, ed altri esponenti per una candidatura a Sindaco ha declinato l’invito Sabato 29 con le motivazioni in allegato. E’ probabile ora un volantino di risposta alla Fim Torinese nelle fabbriche .
In allegato
- Il volantino della Fim-Cisl Torinese
- La dichiarazione di Giorgio Airaudo alla stampa
Allegato:
Volantino Fim su Fiom e Candidato sindaco.doc
Airaudo non si candida.doc
Se si comincia ad attribuire a posizioni sindacali non condivise un disegno politico non ci ferma più. E’ come si dice una deriva in cui i contenuti del discutere non c’entrano. Sarebbero davvero diaboli e stupidi i dirigenti FIOM se alle radici del loro NO ci fosse stata una strategia per il lancio in poltica di Airaudo. Che non sia poi avvenuta li dovrebbe far riflettere. La canditura è stata proposta in primo luogo dalla rivista micromega sull’onda del risultato di mirafiori.
Cosa succederebbe se la FIOM prendesse a prestito una delle tante dichiarazioni del segretario CISL confuse, populistiche ma di fatto affincanti il governo per denunciare un complotto politico ? In quanto alla politica gli ultimi tre segretari generali sono in campo in partiti diversi e anche il vecchio segretario aggiunto.
Andrei anche piano definire i lavoratori che hanno votati si i "veri progressisti ". E quelli che hanno votato diversamente chi sono ? Reazionari, nostalgici, irretiti da falsa propaganda etc…Non è improbabile tra l’altro che iscritti FIM abbiano votato no e iscritto Fiom abbiano votato si. I comportamenti delle persone, soprattutto in una situazione complicata come quella di Mirafiori non sono defibili a priori. In quanto al progresso non ne vedo molto preferirei parlare di male minore.
Toni Ferigo
Mario Dellacqua