«La coerenza non è il suo forte. Scannarsi su Meloni». Riflessioni d’Agosto. Il direttore del Foglio Claudio Cerasa nell’articolo, del 3 agosto, Il coraggio che manca a Meloni, 650 giorni dopo – vedi allegato – ha indicato quali sono, a suo avviso,  i cinque principali peccati del governo Meloni e i suoi cinque principali punti di forza. Successivamente, sul Foglio del 12 agosto sono stati pubblicati 17 interventi di foglianti (chi scrive periodicamente su Il Foglio) che hanno espresso idee e opinioni diverse. (vedi allegato)

Governo promosso in politica estera e per le promesse non mantenute, ma ondivago in Europa. Rimandato, con il rischio bocciatura, in economia: troppe cautele, poco coraggio nella politica industriale e nell’innovazione.  650 giorni sotto esame: un girotondo fogliante

Tra il dire e il fare, ampie praterie di pragmatismo. Governo promosso per la svolta garantista sulla giustizia, rimandato sulle riforme istituzionali. L’egemonia culturale fuori tempo massimo.

Il familismo, la promozione degli amici di fronte alla evidente carenza di personale politico competente, la reazione identitaria (dall’ecologia al genere). Il potere di trascinamento del vicepremier leghista su ogni dossier, politico, economico, culturale.

Questi i 17 interventi

  • Le due “posture” di Giorgia Meloni. Il problema è scegliere quella giusta di Chicco Testa
  • Bene non aver cancellato la “Fornero”. Male il “no” all’europa   di Veronica De Romanis
  • Un governo conservatore che ha fatto arretrare l’Italia sul fronte dell’innovazione –   Carlo Alberto Carnevale Maffè
  • Il capitale politico accumulato con l’ue si è deteriorato in un mese – Davide Carretta –
  • Un buon esordio e poi, finita la luna di miele, è scattata una sindrome pavloviana – Stefano Cingolani
  • Con le ultime mosse ha preso il sopravvento l’ossessione per i nemici – Alessandra Sardoni –
  • Garantisti nel processo e giustizialisti nell’esecuzione: binomio inconciliabile – Francesco Petrelli –
  • Un governo positivamente conservatore, con qualche dissipazione – Camillo Langone –
  • Il governo dopo 650 giorni? Promosso. Anzi no, bocciato. O viceversa – Sergio Belardinelli –
  • Nessun disallineamento in politica estera. Tra le cose peggiori, la Rai – Andrea Minuz –
  • Giorgia Meloni, il paradosso della prima donna premier italiana – Lucetta Scaraffia –
  • Nella politica economica finora si è vista solo molta cautela – Salvatore Rossi –
  • Abbiamo davvero imparato la lezione dell’emergenza pandemia? – Agostino Miozzo –
  • Per la politica estera governo promosso. Con una sola ombra: i rapporti con l’ue – Sergio Soave –
  • Politica economica all’insegna di un vittimismo efficace ma costoso – Marco Bentivogli –
  • Serietà sui conti pubblici, ma occorre fare di più per l’industria – Laura Dalla Vecchia presidente Confindustria Vicenza –
  • L’importanza di far parte di una rete di congiunti – Saverio Raimondi –

Nei giorni precedenti il Ferragosto (13 e 14) la Stampa ha pubblicato articoli di suoi corsivisti e editorialisti che hanno dato la pagella al governo Meloni. Vedi allegati.