L’Italia che vogliamo
“In salute, giusta, sostenibile. L’Italia che vogliamo”, un e-book di 300 pagine scaricabile dal sito www.sbilanciamoci.info . Visione di futuro.
Costante è la sollecitazione verso i politici – ovvero i leader dei partiti – perché operino con una “visione di futuro”, il che implica la capacità di seguire e interpretare i contesti economici, sociali, politici e culturali che avvengano nel nostro paese, in Europa e nel mondo. Un percorso difficile ostacolato dal protagonismo dei partiti calibrato sui sondaggi di opinioni, su vicende di cronaca quotidiana o di breve respiro strategico ma di riverbero per le campagne di propaganda elettorale.
Esiste anche un altro mondo della Politica, con economisti, sociologici, ambientalisti, ricercatori e altri, che da tempo propongono obiettivi correlati per avere una “visione di futuro” e agire di conseguenza per scuotere dal tran-tran conservatore-immobilista questo nostro paese.
In questo mondo si colloca certamente il gruppo che anima il sito www.sbilanciamoci.info impegnato, da anni, a proporre manovre economiche e leggi di bilancio che diano vitalità all’Italia. Un materiale utile e prezioso se i destinatari (i rappresentanti della democrazia delegata e i cittadini) si fanno carico di quel particolare impegno a leggere e studiare sempre nella vita e non solo nel periodo dell’obbligo scolastico. Un’abitudine per ora praticata da una ristretta minoranza del paese, tant’è che gli effetti sono sotto gli occhi di tutti anche nella fattispecie dell’analfabetismo di ritorno in più campi della politica, della cosa pubblica, del sindacato.
Per coloro che oltre alla protesta cercano risposte per un futuro di speranza sociale e economica, le 300 pagine del recente e-book, scaricabile dal sito www.sbilanciamoci.info, sono un impegno serio che può essere incentivato conoscendo i 10 capitoli, leggendo l’Indice e le 12 pagine della Prefazione allegate.
- I dieci capitoli del libro sono questi:
- 1. la ricostruzione di un sistema produttivo di qualità con un nuovo intervento pubblico
- 2. un’economia sostenibile sul piano ambientale
- 3. la tutela del lavoro, la riduzione della precarietà, la garanzia di un reddito minimo
- 4. la centralità del sistema di welfare e dei servizi pubblici universali
- 5. la centralità del servizio sanitario nazionale pubblico
- 6. la tutela del territorio e una casa per tutti
- 7. la riduzione delle disuguaglianze economiche e sociali
- 8. la riduzione delle disuguaglianze che colpiscono le donne e il riconoscimento del lavoro di cura
- 9. la giustizia nell’imposizione fiscale
- 10. un quadro europeo e internazionale coerente con un’economia e una società giusta.
Buona lettura, con l’augurio che il vostro senso critico individui anche le condizioni e la rimozione di ostacoli e riserve, per “dare gambe” al futuro proposto da Sbilanciamoci nelle pagine di “In salute, giusta, sostenibile. L’Italia che vogliamo”
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