VINCERE LA DISOCCUPAZIONE – PierLuigi Ossola – è una sfida possibile, non è un’utopia –
PierLuigi Ossola * ci invia da NewYork l’articolo “Vincere la disoccupazione non è un’utopia” che così inizia. Se è possibile pensare ad un reddito di cittadinanza per non lasciare nessuno nella povertà materiale assoluta, è tanto più possibile ed assai più utile pensare ad un lavoro per tutti per non lasciare nessuno senza la dignità di guadagnare quanto gli serve per vivere una vita libera e pienamente umana. La sfida della piena occupazione dovrebbe essere assunta come bandiera qualificante dal sindacato confederale e dai partiti della sinistra. Non è una sfida utopistica. Vi propongo queste annotazioni per condividere alcune riflessioni volte a dare concretezza a questa sfida che affronta un problema prioritario del nostro tempo fortemente collegato all’altra emergenza che stiamo vivendo: quella dello sviluppo sostenibile. (…) per proseguire aprire l’allegato
* – Pierluigi Ossola – Iscritto e militante sindacale dal 1966 prima all'Olivetti e poi allo CSELT (Centro Studi e Laboratori Telecomunicazioni del gruppo STET). Si è occupato in quegli anni anche di attività riguardanti i problemi dell'integrazione sociale degli immigrati nell'area torinese con particolare riferimento alla zona di Via Artom.
Dal 1971 al 1977 operatore sindacale della CISL di Torino e responsabile per la CISL del Centro Operativo Unitario Prezzi Agricoltura Distribuzione. Dal 1978 insegnante nella formazione professionale e membro per alcuni anni della segreteria del sindacato scuola. Ha operato fino al 2000 nella formazione professionale come insegnante, project manager in numerosi progetti europei, direttore e nei primi anni '80 ha dato vita con l'Assessore Dolino ed alcuni altri operatori della formazione professionale ad una delle prime esperienze italiane di Open Distance Learning. Successivamente è stato responsabile dell'attività formativa del consorzio universitario COREP e dal 2007 al 2012 coordinatore del “Laboratorio per la Sussidiarietà” dell’Osservatorio sull’Economia Civile della CCIAA di Torino. Oggi è pensionato e vive per buona parte dell'anno a New York dove svolge l'attività di nonno.
Ha lasciato la tessera CISL nei primi anni '90 durante la segreteria di d'Antoni.
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