UNA PARTITA VINTA – famiglia cristina – globalmondo 24/5/11
In Val Sangone, una borgata di Forno di Coazze (con appena 27 abitanti residenti) ospita da giorni 31 profughi africani, scappati da conflitti etnici, politici e religiosi. Fa effetto, non c’è dubbio. Vedere arrivare 31 africani in un borgo alpino che ufficialmente conta 27 residenti ma i cui abitanti sono meno, molto meno, beh, rappresenta una notizia.
È accaduto in località Ferria, frazione Forno, Comune di Coazze, alta Val Sangone, provincia di Torino, un posto incantevole che ospitò in vacanza Camillo Benso conte di Cavour e che, nel 1901, accolse e ispirò anche Luigi Pirandello il quale dalla scritta ancor oggi visibile sul campanile della chiesa di Coazze ("Ognuno a suo modo") trasse il titolo della fortunata commedia del 1923: Ciascuno a suo modo. Chissà se qualcuno l’avrà spiegato ai profughi mentre salivano all’alba, mezzi addormentati, la testa appoggiata ai vetri del pullman. Poi c’è stata una sorta di disputa vagamente sullo stile Don Camillo e Peppone, anche se in questo caso il sindaco era Pdl.
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Una partita vinta.doc
In tutto il Piemonte 500 profughi.doc
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