UN DIBATTITO MARZIANO – B.Emmott – Europa e Gran Bretagna –

Il dibattito marziano sull’Europa è l’editoriale di Bill Emmott, La Stampa 2 marzo, che cita tre fatti delle ultime settimane per sottolineare l’incredibile distacco dei politici inglesi, e dei media, sui problemi reali e sulle opinioni dei cittadini. Premette che il successo del partito indipendentista e antieuropeo di Farage è dovuto al considerare “casta” i partiti istituzionale; in questo c’è una similitudine con il Movimento 5 Stelle, tanto da stringere un’alleanza tattica per formare il gruppo nel Parlamento Europeo.

Emmott s’interroga sul perché i politici inglesi abbiano ignorato il recente sondaggio dell’istituto di ricerca YouGov che registra una larga maggioranza di cittadini a favore della permanenza della Gran Bretagna nell’Ue: il 45% contro il 35% che vorrebbe lasciarla. 

Prosegue ricordando che il Britain’s Office of National Statistics, la nostra versione dell’Istat, ha pubblicato nuovi dati sul grande aumento del numero di immigrati in Gran Bretagna, a settembre 2014, sottolineando che le critiche all’immigrazione si sono via via focalizzate sull’immigrazione dagli altri Paesi dell’Unione e non sugli immigrati provenienti dal Nord Africa, dal Medio Oriente o da altri Paesi (…). Tuttavia la risposta a questo studio era interamente dominata dalle problematiche delle regole comunitarie sulla libera circolazione, e dall’incapacità del Regno Unito di controllare il flusso degli immigrati europei entro i confini dell’Unione.

L’interessante editoriale prosegue facendo riferimento al documentario sulla crisi dell'Europa, prodotto dalla Bbc e dal canale franco-tedesco Arte, di cui è produttore esecutivo lo stesso Emmott, che sarà trasmesso in Italia a fine aprile da Sky, un reportage sulla nascita dei partiti populisti, sulla rabbia dei disoccupati, un grido d’allarme sul pericolo di frantumazione dell’Unione europea.

Conclude interrogandosi sul perché esista tanta disconnessione tra il dibattito politico e nei media e le preoccupazioni e i punti di vista della gente comune. Una risposta la trova e così riassume il suo pensiero: un fatto resta certo,hanno sempre ritenuto che l’Europa fosse un argomento relativamente poco importante rispetto alle loro principali preoccupazioni riguardo al lavoro, alle tasse o anche all’immigrazionePenso che stia accadendo questo, i politici faticano ad affrontare questi temi reali, che sono difficili da risolvere. Per loro è più facile discutere dell’Unione europea perché è un’istituzione straniera, aliena che può essere incolpata di ogni genere di cose – comprese le preoccupazioni della gente per il lavoro o l’immigrazione. 

Qualcosa di molto simile succede in Italia.

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Allegato:
il_dibattito_marziano_sulleuropa_emmott.doc

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