TRANSIZIONI E ISLAMISMO – Osservatorio – Egitto e Tunisia

Il numero 7 dell’Osservatorio di Paralleli, grazie al contributo originale di testimoni e protagonisti che operano in Tunisia ed Egitto, mira ad approfondire alcuni aspetti centrali nelle “transizioni” di questi paesi: il salafismo in Tunisia, innanzitutto, il suo peso sociale e l’influenza sulla politica; la situazione dell’Egitto dopo il referendum costituzionale caratterizzata da scontri sanguinosi, da una evidente divisione della società egiziana e da instabilità politica. Infine, il ruolo dell’arte e della cultura nelle rivoluzioni, con l’intervista a due artisti egiziani, protagonisti di spicco della rivoluzione del 25 Gennaio.

La Redazione intende sottolineare come i contributi di questo numero non siano omogenei, in particolare sulla valutazione del “pericolo” islamista. È naturale ed utile che sia così: i nostri collaboratori hanno fornito informazioni e spunti interessanti e “plurali”, per comprendere meglio cosa avviene, uscendo dai molti schematismi con cui, spesso, si guarda e si scrive sulle “Primavere”.

Questa “pluralità” di vedute è, d’altra parte, proprio una delle caratteristiche dell’Osservatorio. Il prossimo numero, la cui uscita è prevista per febbraio, sarà dedicato al mondo del lavoro: i problemi drammatici della disoccupazione, i rapporti sindacali, gli interventi sulla legislazione, la comparsa di nuove associazioni imprenditoriali.

Il nord Africa non manca certo di una storia sindacale. In alcuni paesi, in primo luogo a Tunisia, il sindacalismo ha giocato un ruolo importante, nella storia nazionale. E il protagonismo di nuove organizzazioni, in Egitto e Algeria, è parte importante nel dinamismo della società civile.

Allegato

  • Osservatorio n. 7  su Egitto e Tunisia

 

Allegato:
numero_sette_paralleli.pdf

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