Tax the rich

CERNOBBIO e CERNOBBIO ALTERNATIVA – settembre 2022 – Di fronte alle vagonate sterminate di pagine di programmi elettorali – spesso inconcludenti e contraddittori, irrealistici e insostenibili all’altra Cernobbio è stato presentato un programma minimo di proposte radicali e realizzabili per cambiare il volto a questo paese, un programma che ha bisogno certamente di gambe per camminare – movimenti, mobilitazioni – ma anche di un atto di generosità e disponibilità della politica, che sia capace di uscire dalla propria autosufficienza e da dinamiche che la isolano sempre di più dalla società.

Mentre, a Cernobbio, Matteo Salvini – con abilità comunicativa – non perde l’occasione per dire al premier Draghi di seguire l’esempio del governo tedesco, che a suo dire, avrebbe deciso di mettere a disposizione 65 miliardi, cash!, per contenere gli effetti del caro bollette. Una “balla propagandista” che l’intervistatore non ha saputo, o voluto, contestare. Eppure i 65 miliardi sono cosa ben diversi dal pronto cassa, cash, spiegato in 15 secondi da Salvini, come Audino Uski ben descrive in “Più sussidi e costi calmierati per l’elettricità. Berlino lancia un maxi-piano da 65 miliardi” su La Stampa del 5 settembre. (vedi allegato).

Al di là di come andranno le elezioni questa è la sfida che abbiamo davanti per ricostruire le condizioni di un cambiamento possibile. L’altra Cernobbio si è svolta in una  sala parrocchiale, il 3 settembre, parallelamente al tradizionale seminario nel “salotto buono” di Villa d’Est. L’evento è stato trasmesso diretta sulla pagina di facebook di www.sbilanciamoci.info,  dove si possono scaricare il programma e i materiali.

Roberto Ciccarelli in “ Contro-Cernobbio: ecco dove sono 40 miliardi per il Welfare”, su Il Manifesto del 2 settembre, scrive.

< Tax the rich. Sbilanciamoci! 5 proposte su fisco, redditi e patrimoni all’altro vertice sul lago di Como. L’agenda della campagna elettorale è quella del neoliberismo. Ma esiste quella del cambiamento sociale, dei diritti, della pace, dell’ambiente, dell’intervento pubblico.

DA UN LATO interverranno ministri del governo Draghi dimissionario (Di Maio), la Commissione Ue con il commissario all’Economia Gentiloni, banchieri e finanzieri, poteri più o meno forti che detteranno l’agenda al prossimo governo di estrema-destra dopo le elezioni del 25 settembre. Dall’altro lato, a poco più di 10 minuti a piedi, parleranno le associazioni che compongono la rete di Sbilanciamoci!, i sindacati Fiom e Filt Cgil, le organizzazioni lombarde e piemontesi della Cgil e, tra gli altri, Oxfam e il Forum Diseguaglianze e Diversità, Greenpeace e Legambiente, l’Unione degli Studenti e il movimento Fridays for future. All’incontro parteciperanno operai, riders, migranti, operatori sociali, reti civiche. E potrebbero non mancare proteste dirette.

IN QUESTO CONTESTO Sbilanciamoci! presenterà cinque proposte che porterebbero circa 40 miliardi in più l’anno allo Stato. Venti miliardi con la patrimoniale e circa altri venti con le altre misure da destinare alla riduzione delle tasse per i redditi sotto i 20 mila euro, al rafforzamento del welfare (istruzione, sanità), risorse per rafforzare i trattamenti pensionistici delle nuove generazioni che lavorano in maniera precaria e intermittente.

Germania – una dimostrazione del gruppo “Who has, who gives”

Le risorse possono essere raccolte da una razionalizzazione progressiva delle micro-patrimoniali esistenti come l’Imu e quelle una tantum, esentando dal suo pagamento i ceti medio-bassi: il 97% degli italiani che hanno un patrimonio inferiore al milione di euro. Con questo ripensamento della tassazione esistente basterebbe una forbice tra lo 0,5% (per più di un milione di patrimonio) al 2% (per chi ha patrimoni superiori ai 500 milioni di euro) per incassare «32,5 miliardi di euro».

DALLA LOTTA all’evasione fiscale con una più stringente limitazione dell’uso del contante, l’incrocio delle banche dati e un rafforzamento del ruolo di controllo ed ispettivo dell’Agenzia delle Entrate. Da un provvedimento straordinario per tassare al 100% gli extraprofitti realizzati sull’emergenza energia e bollette. Così si potrebbero recuperare ben «42 miliardi di euro» con cui affrontare il caro-bollette e le misure più urgenti per far fronte alla povertà e ai disagi del prossimo inverno.

DALLA PROGRESSIVA inclusione, e assoggettamento alle medesime aliquote, di tutti i redditi da capitale e da lavoro nell’imponibile Irpef, e dall’aumento della tassazione flat dal 26 al 30% arriverebbero altri 3,7 miliardi di euro.

DA UN’IMPOSTA di successione progressiva sulle grandi ricchezze. da un milione di euro in su, si passerebbe inoltre dall’attuale gettito di 831 milioni di euro (che arriva a 1,9 miliardi con le varie imposte di registro e sulle ipoteche) a circa 6,8 miliardi.

SUI REDDITI una vera riforma dell’Irpef comporterebbe tre scaglioni aggiuntivi (con aliquote più alte) per i redditi che superano di almeno 5 volte il reddito medio. Lasciando il 43% tra 75 e 100 mila, introducendo tra i 100 e i 200mila euro un’aliquota del 50%, tra i 200 e i 300 mila del 55% e sopra i 300 mila del 60%. In questo modo si originerebbe un gettito maggiore di 2,8 miliardi di euro. Infine da una radicale revisione della tassazione sulle transazioni finanziarie attualmente in vigore si arriverebbe a un extra gettito di 3,7 miliardi annui.

SONO QUESTE LE BASI di un’economia «per le persone e per il pianeta» basata sulla proposta «Tax the rich». Lo slogan, onnipresente da più di un decennio di divaricazione paurosa delle diseguaglianze. In Italia, giusto per dare un’idea, questo significa che le duemila persone più ricche hanno accumulato una ricchezza superiore a quella dei 25 milioni di italiani più poveri. Uno solo di questi ricchi ha il patrimonio di 15 mila poveri. Il 3% degli italiani ha patrimoni superiori a un milione di euro, il 97% meno di un milione di euro. Questo progetto politico assai nitido è osteggiato dal neoliberalismo autoritario che aspira a guidare un paese piegato dalla crisi.

IN CAMPAGNA ELETTORALE, da destra, sono tornate le proposte ever-green di “flat tax”, un altro regalo ai ricchi, dopo gli extraprofitti delle società farmaceutiche e produttrici di energia. Con il presidenzialismo e l’autonomia differenziata, è il pacchetto classista che amplificherà l’appiattimento fiscale per cui chi guadagna 500 mila euro l’anno oggi paga poco più di chi ha un salario da impiegato. Un libero professionista benestante paga, percentualmente, la metà di tasse di chi lavora in un call center.

NON SI PUÒ però dire che, dall’altra parte, ci siano idee ugualmente chiare. I penosi e inutili interventi fiscali intrapresi dal governo Draghi rimpianto dai liberal-centristi sono stati annullati dall’inflazione. Inoltre, la prospettiva di un vigoroso, e socialmente legittimato, riequilibrio del prelievo fiscale, oltre che del potere di acquisto dei salari, è sistematicamente evitata.>

Vedi programma e relatori con questo link https://sbilanciamoci.info/laltra-cernobbio-uneconomia-per-le-persone-e-il-pianeta/ e l’articolo allegato di Giulio Marcon Sbilanciamoci! Un programma minimo di proposte radicalisu Il Manifesto del 2 settembre.

Articoli correlati – Punture di spillo: “E se guardassimo i programmi elettorali?” a cura di Pietro Terna. < All’indirizzo https://terna.to.it/programmi2022.pdf le lettrici e i lettori della Porta di Vetro possono incontrare in modo ravvicinato i programmi elettorali dei quattro partiti o raggruppamenti[1] che, stando ai sondaggi, raccoglieranno più voti. Si tratta di otto pagine fitte fitte su quattro colonne, scritte al 99% con copia e incolla dai testi pubblicati dai quattro soggetti; testi di cui si indicano nel documento online anche gli indirizzi web, per confronti e approfondimenti. Il metodo impiegato cerca di garantire imparzialità e oggettività: mi assumo in ogni caso la responsabilità degli errori, anche per la parte preparata da chi mi ha aiutato, dato che la sintesi è opera mia anche per quella sezione. Si sa che tra le forme di menzogna c’è, raffinatissima, l’arte di citare arbitrariamente frasi tolte dal loro contesto; spero di non essere caduto in quell’abuso.> (…)  per proseguire https://www.laportadivetro.com/post/punture-di-spillo-e-se-guardassimo-i-programmi-elettorali

Guido Alfani in “La destra e le disuguaglianze”, in La Repubblica dell’1 settembre, scrive < La diseguaglianza economica in Italia è, oggi, molto elevata e contribuisce a rendere la nostra società meno coesa e meno stabile – dunque, anche meno resiliente di fronte alle crisi di vario genere che sembrano contraddistinguere questo scorcio di millennio.(..)> per proseguire aprire l’allegato.

Marco Palombi in “I dividendi crescono 20 volte più dei salari (e fanno salire i prezzi)“, su Il fatto Quotidiano, offre un quadro di analisi che fa ben intendere dove si possono reperire risorse per fare fronte alla crisi energetica e alla recessione. In Europa pure la BCE dice che i super profitti spingono l’inflazione..(vedi allegato)

Antonio Zuccaro in “Tassare i ricchi è non solo necessario ma possibile“, su Il Manifesto, cosi inizia < 25 settembre. Da molti anni, nel nostro Paese le proposte di tassazione progressiva delle grandi ricchezze incontrano due obiezioni di fondo, anche a sinistra. La prima è l’impossibilità di superare il senso comune…(vedi allegato)

Più progressività nellle tasse, non solo sui redditi ma sui patrimoni (immobiliari e finanziari) è necessaria per dare risposte a quanto descrive Viviana Daloiso in “Programmi. La sanità senza medici né infermieri. Ai partiti manca ancora una ricetta”, su L’Avvenire, sul  nodo della scarsità di personale sanitario nelle strutture da Nord a Sud viene affrontato solo per sommi capi. Il “mantra” della riforma dei servizi territoriali. (…) proseguire con questo link https://www.avvenire.it/attualita/pagine/la-sanita-senza-medici-ne-infermieri-ai-partiti-manca-ancora-una-ricetta

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