La manifestazione dell’Anci a Roma: i primi cittadini con fasce listate a lutto e cappi al collo. Chiedono tagli distribuiti più equamente e lanciano l’allarme per asili, scuola e trasporti: “La mobilitazione continua, non abbiamo risorse”. Tremonti li convoca.
Centinaia di sindaci hanno protestato, Mercoledì 23 gugno, a Roma, davanti Palazzo Madama contro i tagli previsti dalla manovra del governo. Lo riferiscono fonti di agenzia. Alcuni, in prossimità del Senato, indossano le fasce tricolori listate a lutto, e altri addirittura con il cappio al collo, espondendo cartelli con su scritto “Comuni con il cappio al collo”. Gli oltre 8mila municipi italiani chiedono che i tagli vengano più equamente redistribuiti e hanno lanciato l’allarme: sono a rischio gli asili nido, i trasporti pubblici locali, l’assistenza, la scuola, l’ambiente e le infrastrutture per la mobilità. Alla manifestazione promossa dall’Anci hanno aderito l’Unione delle Province italiane, le comunità montane, le autonomie locali e la Cgil, con una delegazione guidata dalla vice segretaria generale, Susanna Camusso.
“Non abbiamo risorse né finanziarie né umane”. Lo afferma il sindaco di Sperone (Avellino), Salvatore Alaia, tra i primi cittadini protagonisti dell’originale contestazione, che aggiunge: “Continueremo determinati più che mai a far sentire la nostra voce e a dare voce a chi non ce l’ha”. Laura Zoggia, sindaco di Porte (Torino), dichiara che “i diritti dei nostri cittadini non hanno bandiera”, specificando che la manifestazione di oggi non ha colore politico.
Il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, ha convocato per lo stesso pomeriggio, province, comuni e comunità montane per discutere di eventuali modifiche alla manovra. Lo ha annunciato il presidente dell’Anci, Sergio Chiamparino, proprio durante la manifestazione a Piazza Navona
Lascia un Commento
Vuoi partecipare alla discussione?Sentitevi liberi di contribuire!