Chissà come è potuto succedere? La recensione di Mario Dellacqua su “Realtà aperta: quale sindacato” di Pietro Merli Brandini,scritta il 26 agosto 2009 per il nostro Blog, è stata pubblicata nientemeno che su Conquiste del Lavoro del 6 febbraio scorso. Un’intera pagina! Il commento di Dellacqua è pungente e contrasta con molte affermazioni di Merli Brandini. Non conosciamo l’iter che ha consentito la pubblicazione su Conquiste del Lavoro. Potrebbe essere un’apertura dell’editore ( La Cisl) per trasformare il quotidiano in qualcosa di diverso dal bollettino della Segreteria Confederale e delle strutture? Un quotidiano sindacale che apre al pensiero critico? Potrebbe.
Mario Dellacqua contesta la tesi di Merli Brandini che nel periodo della ricostruzione post bellica, negli anni del miracolo economico (anni ’60) “Tutto è andato bene, seppur nel quadro di aspri contrasti socio-politici, perchè fino al 1970 il libero confronto fra imprese e sindacati ha saputo incoraggiare lo spostamento di risorse verso i settori produttivi più innovativi e redditizi “.
Anche sui Consigli di Fabbrica il giudizio è profondamente diverso. Merli Brandini sostiene che volevano soppiantare il capitalismo partendo dai luoghi di lavoro, soppiantarono invece le Commissioni Interne e distrussero "uno straordinario livello di partecipazione". Mario Dellacqua afferma invece che la sindacalizzazione fece un grande balzo in avanti e che la strategia dei Consigli di Fabbrica non era quella di abbattere il capitalismo ma di trasformare l’organizzazione del lavoro, controllarla incoraggiando l’industrializzazione del mezzogiorno. Una elaborazione portata avanti a fatica per l’impopolarità di piattaforme non limitate alle rivendicazioni salariali.
Le ricostruzioni storiche e le affermazioni di Merli Brandini non convincono per nulla Mario Dellacqua che si chiede come il movimento sindacale possa oggi fronteggiare l’impatto sulle relazioni industriali dell’economia globalizzata. Forse con l’azionariato popolare? Disdegnando il sistematico ricorso alle proteste di piazza, ma con la duplicazione neogruppettara di manifestazioni di pensionati convocate in concorrenza con la Cgil, ma su piattaforme simili? Fissando dall’alto le procedure da imporre anche a chi non ha firmato? Con un regime di enti bilaterali nei quali un segretario confederale per le politiche contrattuali possa percepire 252mila euro annui e si lamenti perché le controparti guadagnano tre volte tanto? Con un parallelo robusto richiamo alla dottrina sociale della Chiesa e alla presupposta caratterizzazione cattolica della Cisl? Una miscela debole ed incerta.
Il libro di Merli Brandini ( pubblicato l’anno scorso) è un aperto sostegno alla strategia della Cisl di Bonanni, la recensione di Mario Dellacqua va nella direzione opposta.
Perché Conquiste del Lavoro l’ha pubblicata? Per una ventata di pluralismo o per errore? Un “bisbiglio” suggerisce che lo scopo era quello di fare pubblicità al libro di Merli Brandini e che il solerte redattore non abbia controllato il testo, mandando sulle furie il quartier generale. Si sa che di questi tempi il controllo è una sorta di virtù teologica per la Cisl.
Consigliamo un’attenta lettura della pagina pubblicata da Conquiste del Lavoro che alleghiamo.
Allegato:
conquiste (2).pdf
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