SCIOPERO NAZIONALE UIL – redazione – sindacato 26/10/11
Pubblica Amministrazione .Venerdì 26 ottobre, lo sciopero nazionale degli statali Uil. Angeletti: saremo più di 20mila in piazza a Roma. È in atto una vera e propria “persecuzione” contro i dipendenti pubblici, “con il blocco della contrattazione nazionale e quello sostanziale della contrattazione integrativa”. A dirlo è il segretario generale della Uil, Luigi Angeletti, presentando lo sciopero del pubblico impiego di venerdì e la manifestazione nazionale che si terrà a Roma in piazza Sant Apostoli e nella adiacente piazza della Pilotta. ‘Saremo più di 20mila – ha detto Angeletti – e io non moltiplico per 10. Quando eravamo con gli altri moltiplicavamo per sei-sette-otto. Vi assicuro che non entreremo né in quella piazza né in quella accanto, che ci hanno concesso, saremo anche nelle strade intorno”.
E’ una decisione rilevante del settore della PA della Uil. Segna anche una rottura con l’unità fin qui manadta avanti da sindacati confederali definiti "collaborativi" con il Governo. Nonostante ciò è stata poco discussa, quasi declassandone l’importanza.
Certo con le decisioni delle ultime ore del Governo ( lettera Eu) sarebbe opportuna una riflessione della Uil per riniviare lo sciopero proponendo un’azione unitaria dei tre sindacati confederali ora più possibile.
Chi opera nel sindacato sa benissimo che uno sciopero richiede una notevole organizzazione e preparazione e non può essere rinviato all’ultimo momento se non per motivi particolari. Inoltre, le ultime affermazioni del premier all’UE, alla vigilia dello sciopero, non possono che rendere il medesimo ancora più importante. In tale contesto, comunque, è mia opinione che dovranno essere perseguite ulteriori azioni di dissenso che, qualora condivise, troveranno sicuramente sfocio in un’azione sindacale unitaria. Per il momento la UIL ha deciso di aprire una vertenza sul pubblico impiego e questa è la motivazione dello sciopero del 28 ottobre, si è preferito uno sciopero a tutto campo anzichè aderire ad esempio a quello del 6 settembre della CGIL, finalizzato solo a bloccare una manovra che nessuno avrebbe potuto ormai impedire. Se la UIL avesse scioperato in quella occasione non avrebbe potuto chiedere a breve distanza di tempo un ulteriore sacrificio ai lavoratori con un altro sciopero ben oiù importante come quello di domani. Perchè domani lo sciopero è a 360°, per portare avanti una vertenza che investe tutte le problematiche del pubblico impiego.