Per ricordare la ricorrenza del ventennale della morte di Carlo Donat Cattin, la Fondazione ononima, presieduta dal figlio Claudio,ha indetto a Torino, l’11 e 12 marzo, due tavole rotonde. Nella prima il tema era “Cattolici nemici dell’Unità?” con Ernesto Galli della Loggia, Roberto Morozzo, Francesco Traniello. Nella seconda si è discusso su: Donat-Cattin "cattolico scomodo" con Pier Ferdinando Casini, Fabrizio Cicchitto, Franco Marini, Raffaele Bonanni, Don Antonio Mazzi. Hanno portato il saluto le autorità degli EE.LL: Comune, Provincia e Regione.
Galli della Loggia ha affermato che i cattolici «Non contrastarono l’unificazione, ma l’amalgama venne dopo Porta Pia». Traniello ha sostenuto un altro punto di riflessione sostenendo che i cattolici sono stati determinanti, non per fare l’Italia ma gli italiani iniziando «ad assumere un ruolo dopo la caduta del potere temporale». Morozzo della Rocca ha difeso l’azione dei cattolici anche per l’Unità d’Italia sostenendo che : «Pio IX non era contro l’unione, ma contro la rivoluzione liberale..che i cattolici furono determinanti dopo il 18 aprile del ‘48 per costruire la repubblica con Alcide De Gasperi»
Il Sindaco Sergio Chiamparino in un breve saluto ha ricordato che «Carlo Donat Cattin non fu mai subalterno ai poteri forti, sapeva misurarsi con il conflitto ma nell’ottica di trovare soluzioni, non nel costruire un movimentismo avviluppato su se stesso….fu un uomo che ha saputo dare un ruolo autonomo ai cattolici impegnati in politica». Il sociale era del resto l’ ambito che più premeva a Carlo Donat-Cattin ed ha ricordato Chiamparino « è stato un ministro del Lavoro, cui il comunista Giancarlo Pajetta diceva di non poter insegnare nulla». Forse sta in questa citazione la risposta alla domanda di un cronista che ha chiesto al sindaco: oggi Carlo Donat Cattin da quale parte politica starebbe? Ben diversa dalle chiose, un po’ disinvolte, fatte da Pierferdinando casini e Franco Marini che pur dicendo impropria la domanda pensano che a Carlo Donat Cattin non sarebbe spiaciuta, anzi avrebbe sostenuta la linea della Cisl attuale, quella di Bonanni. Un passaggio che a molti è sembrato stonato e fuori luogo. Voce del sen sfuggita? Non proprio.
Alleghiamo tre articoli tratti da Il Corriere della sera e dall’Avvenire
Donat Cattin un credente rigoroso P.Viana su L’Avvenire del 13-3-11
I cattolici entrano in secondo tempo P.Viana su L’Avvenire del 12-3-11
Il compromesso dei cattolici D.Messina su Il Corriere della sera del 12-3-11
Allegato:
Donat Cattin un credente.doc
Il compromesso dei cattolici_Fondazione Donat-Cattin.doc
I cattolici in secondo tempo_Fondazione Donat-Cattin.doc
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