POLONIA DESTRA AL GOVERNO – T.Ferigo – programmi sociali tra populismo e fantasmi –
In questi giorni la Francia è al centro dell’attenzione per la svolta a destra nel primo turno elettorale per 12 regioni, ma in Polonia la situazione è forse, persino, più preoccupante. A Varsavia la destra è ritornata al governo. In Ottobre le elezioni politiche hanno visto la vittoria del partito di destra “legge e giustizia” (PiS) con la maggioranza assoluta nel parlamento: 235 seggi su 460. E’ la prima volta che accade. Il mese scorso la leader del PiS Beata Szydlo ha tenuto il suo discorso d’investitura come primo ministro.
Un discorso programmatico, a dir poco inquietante. Ha annunciato alcune riforme che saranno al centro della politica sociale del nuovo governo, promettendo di realizzare in breve tempo i punti sostenuti dal suo partito come obiettivi prioritari nella campagna elettorale. Per l’incremento della spesa sociale: sussidio di 500 Sloty (159 euro), mensili per ogni bambino di famiglie indigenti e per il secondo e terzo figlio per tutte le famiglie polacche; abolire la legge (assai impopolare) pensionistica varata dal precedente governo socialdemocratico, reintroducendo i 60 anni per le donne e 65 per gli uomini (anziché gli attuali 67); aumento del limite di reddito non tassabile a 8000 Sloty (8450 euro); aumento del salario minimo orario di 12sloty (2,5 euro); medicine gratuite per chi ha più di 75 anni. Definire questo come discorso populista, perché fatto da un partito di destra, è alquanto semplicistico e sbagliato. (…) per continuare aprire l'allegato
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polonia_ferigo.doc
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