PIONIERI DELLA CULTURA SINDACALE – A.Serafino – Centro Studi di Firenze –
Pionieri della cultura sindacale – Uomini del Centro Studi Cisl – ieri e oggi – Ci sono stati i pionieri della cultura sindacale. Per essere bravi sindacalisti – oltre a saper comunicare davanti a molte persone, in assemblea, in situazioni dove il populismo può far presa – serve innanzitutto cultura, cultura sindacale e molto studio. Così si può essere dentro alla realtà, confrontarsi con le trasformazioni economiche e le mutazioni sociali. La Cisl sperimentò questo “modello di sindacalisti” dando vita ad un prestigioso Centro Studi Cisl sulla collina di Fiesole a Firenze.
Quell’inedito progetto culturale si prefiggeva la formazione di sindacalisti educati al senso critico, alla libertà di pensiero, prerogative essenziali per l’autonomia sindacale, oltre alla competenza sulle materie della contrattazione e dell’inchiesta territoriale.
Dei tanti che hanno collaborato a quel progetto, qui citiamo due figure: Guido Baglioni, per molti anni Direttore di quel Centro Studi che recentemente ha pubblicato “Un racconto del lavoro salariato” da lui definito il suo canto del cigno (vedi allegato)– e Ermanno Gorrieri ricordato recentemente da Francesco Lauria (vedi allegato) nel decennale della sua scomparsa.
Sono due figure che ben rappresentano e hanno rappresentato quella cultura cislina che tanto ha contribuito alla modifica, anche radicale, delle relazioni sindacali nel nostro paese.
La Cisl da tempo ha smarrito quella strada e Ermanno Gorrieri, nel 2000 riconsegnò addirittura la tessera sindacale, lui un padre fondatore della Cisl. Allora Conquiste del Lavoro commentò quella scelta con un articolo del Direttore Francesco Guzzardi, per taluni versi irrispettosa, senza neppure pubblicare la lettera con la quale Gorrieri motivava le sue dimissioni dalla Cisl! Era un segno dei tempi . (vedi allegato e link).
E oggi? Siamo arrivati all’incredibile vicenda di Raffaele Bonanni che si è dimesso da Direttore del Centro Studi (notizia del 5 novembre 2014) dopo essere stato da poco nominato dagli organismi deliberanti della Cisl, per “ripagarlo” dopo averlo spinto e indotto alle dimissioni per il “fattaccio” amministrativo della lievitazione indebita della sua pensione.
Un segretario generale della Cisl alla guida del Centro Studi non c’era mai stato, per una questione di autonomia, in più “dimesso” e in odor di violazione di norme regolamentari e statutarie.
I due fatti che riguardano Bonanni – vicini nel tempo – sono accaduti si può ben dire “all’insaputa “ di quell’autonomia e libertà di pensiero che i sindacalisti della Cisl dovrebbero sempre dimostrare di possedere, per le quali era sorto il Centro Studi di Firenze.
Se non ci fosse stato il clamore giornalistico sulla pensione indebita (che comunque mantiene!) Bonanni sarebbe probabilmente ancora Segretario Generale della Cisl e certamente Direttore del Centro Studi di Firenze.
Se così non è stato, più che al suo Dna (che appare mutato), la Cisl deve ringraziare quel giornalista del Fatto Quotidiano, Salvatore Cannavò. (vedi allegato)
Allegati
- Lavoro salariato, una questione sociale ieri e oggi – Recensione di Lilli Pruna su rassegna.it dell’ultimo libro di Guido Baglioni “ Un racconto del lavoro salariato”.
- Ermanno Gorrieri e le 99 battaglie di Francesco Lauria
- Raffaele Bonanni: via anche dal Centro Studi di Salvatore Cannavò su Il FQ 5-12-14
- L’irrispettosa risposta del Direttore di Conquiste del Lavoro a Gorrieri, 23-11-2000
- Per leggere articoli collegati a quella vicenda un clic su questi link
- http://sindacalmente.org/wp-content/uploads/attachments/NA007.pdf
- http://www1.adnkronos.com/Archivio/AdnAgenzia/2000/11/22/Politica/DANTONI-GORRIERI-DICO-BASTA-A-QUESTA-CISL_133100.php
- http://sindacalmente.org/wp-content/uploads/attachments/Il%20Manifesto.23.11.2000.pdf
Carissimo,
ti confermo che a mio parere non era il caso di piegare il ricordo di Gorrieri (che è figura la cui azione non si limita certo alla sola Cisl) alla polemica interna.
Non mi fraintendere, dico solo che Le due cose andavano separate, così hai fatto passare in secondo piano il ricordo di Gorrieri per continuare a parlare della pensione di Bonanni.
C’è un tempo e un modo per ogni cosa.
Secondo me questa volta proprio non l’avete azzeccato.
Ciao,
Francesco Lauria
Caro Francesco, se i fatti Bonanni-pensione e quello successivo-concatenato di Bonanni-Direttore del Centro Studi Cisl (con gran silenzio dei tanti dirigenti Cisl) è ascrivibile al capitolo “polemiche interne” hai ragione Tu nel sottolineare che il sottoscritto ha fatto una forzatura nel mettere insieme articoli tanto diversi. Se,invece come a me sembra,sono fatti gravi che riguardano il DNA e l’immagine della Cisl di essere sindacato partecipato in primo luogo dagli iscritti, la forzatura non esiste per davvero. Di certo l’articolo poteva esser scritto meglio e in modo più completo.
Un caro saluto Adriano Serafino
Non è farina del mio sacco ma de “Il Sole 24 Ore del 29 dicembre 2014”. Ne condivido pienamente il merito.
“Buoni esempi e brutte icone di un 2014 che se ne va”
“Addio 2014. È tempo di auguri per l’anno che verrà e di bilanci dei dodici mesi passati, come sempre generosi di buoni esempi cui ispirarsi, quanto di brutte icone da cancellare.”
………..
“Auguri all’ex segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, che si gode la pensione da 5.122 euro netti al mese, dopo aver molto combattuto contro ogni tipo di riforma (che per fortuna sua non l’ha mai riguardato) e dopo aver portato il proprio stipendio dagli 80mila euro del 2006 ai 336.260 del 2011. «Tale ultima retribuzione – ha voluto precisare l’ex dirigente sindacale (oggi silente, ma non in miseria) – assommava necessariamente le competenze di fine mandato, arretrati e altri bonus una tantum, legati alla carica ricoperta».
E allora, auguri anche alla Cisl, che forse nel 2015 troverà spazio e coraggio per scusarsi pubblicamente con i suoi iscritti pensionati, esodati, licenziati, cassintegrati, sottopagati, disoccupati.”
Rodolfo Vialba
La forzatura è anche legata al centro studi. Se il compagno di tante battaglie di gorrieri luigi Paganelli è statobdirettorebdel centro studi a inizio anni ’80. Gorrieri per sua stessa ammissione non ebbe tantissimi contatti con il centro e Fiesole. La sua polemica fu con D’Antoni e Pezzotta. Bonanni, sorprendentemente, risulta addirittura tra i soci fondatori dei cristiano sociali.la dimostrazione che nei commenti parlate di Bonanni e non di gorrieri mi fa pensare che avete usato questo anniversario e il mio articolo per altri fini. Potevate polemizzare su Bonanni in un altro post. Al limite potevate invece riflettere sul tema laicità autonomia ciel con riferimento alla vicenda dantoni.
Francesco Lauria
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No, Francesco non ci sono altri fini se non quello di far emergere il gran silenzio nella Cisl sulla vicenda Bonanni che ha addirittura coinvolto il Centro Studi Cisl – mi ripeto – con l’attribuzione a Bonanni dell’incarico di Direttore dopo lo scandaloso fatto della sua pensione. Anche ciò in gran silenzio. Accetto il tuo consiglio che potevo fare meglio. Certo che se si discutesse un pò si farebbe certamente meglio.
Gorrieri ho voluto ricordarlo – come ti ho scritto in una mail personale – perchè è stato immeritatamente maltrattato dalla Cisl al tempo dele sue dimissioni non a caso passate nell’oblio,mentre Bonanni è stato trattato con in guanti bianchi quando certamente non lo meritava.
Ti prometto che farò più attenzione.
Ciao e auguri per il nuovo anno
Adriano Serafino
Ribadisco che gli allegati non si leggono a parte quelli con link.
Caro Adriano,
il vostro blog potrebbe essere uno strumento interessantissimo, invece qualsiasi cosa è distorta a fini polemici con la Cisl.
Per carità, quante cose non vanno!
Però mi sconvolge il diverso peso su come trattate ad esempio la Cgil o le iniziative unitarie.
Sempre e comunque a favore, sempre senza un minimo di approfondimento non agiografico.
Detto da uno che in Via Po, nel momento di massima irritazione nei vostri confronti, vi aveva tra i preferiti.
Mi avete deluso, per quel che vi può interessare, e non solo per questo post.
Buon Anno. Francesco Lauria
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Caro Francesco, buon anno anche a te. Se scorri i nostri commenti (intendo quelli di redazione) sugli articoli sindacali da noi pubblicati potrai constatare che la tua affermazione di essere sempre a favore della Cgil e sempre senza un minimo di approfondimento non agiografico, non si adatta alla nostra attività editoriale.
Vedi l’ultimo esempio: quanto pubblicato sullo sciopero generale della Cgil-Uil-Ugl e sulla mobilitazione della Cisl.
E’ sennz’altro vero, invece, che su taluni fatti interni di casa Cisl – non solo la pensione di Bonanni – abbiamo dato risalto, perchè non condividiamo da sempre il detto e la pratica “… i panni sporchi si lavano in famiglia” in quanto questa “famiglia” non è quella degli scritti ma di un gruppo dirigente che si tutela da alcune mancanze statutarie, specie quelle relative alla democrazia interna.
Il silenzio o il mormorio di corridoio sono diventati le regole materiali da osservare per essere annoverati nell’elenco di “difensori dell’organizzazione”. Chi le viola paga dazio, stando fermo nella sua casella degli organigramma, o facendo un passo indietro.
Non è forse così? Io la vedo così non da oggi.
Spero che tu continui a leggergi, a commentarci.
Da parte nostra l’impegno a migliorarci, in modo particolare con più cura per le schede di lettura affinchè siano più articolate (di quanto fin qui fatto), dei documenti allegati, quelli che riportano punti di vista, analisi e proposte diverse.
Ciao Adriano Serafino