PENSIONI FLESSIBILI – Baretta, Damiano,Lenzi – stato sociale 21/11/11
Il problema delle pensioni è tra le priorità sollecitate dalla Commissione Europea e dalla BCE al governo italiano. Il premier Mario Monti ha dichiarato di voler procedere su tale materia dopo un attento confronto con le parti sociali. Il ministro del welfare Elsa Fornero ha già avviato contatti informali per preparare l’incontro. Venerdì 18 novembre i deputati Pierpalo Baretta, Cesare Damiano e Lenzi Donata hanno presentato un disegno di legge “Disposizioni per consentire la libertà di scelta per l’accesso al trattamento pensionistico dei lavoratori.” . E’ composto di un solo articolo suddiviso in 5 commi con i quali si salvaguarda il diritto di accedere alla pensione con 40 anni di contributi, svincolata dall’età anagrafica, e si propone un sistema flessibile di uscita volontaria da
Con la legislazione attuale, a partire dal 2013, un lavoratore con 35 anni di contributi, per poter andare in pensione dovrà conseguire come minimo il requisito anagrafico di 62 anni di età o di 61 anni nel caso di 36 anni di contributi (quota 97). E poi ci sono le cosiddette “finestre” che rinviano di almeno un anno la praticabilità del diritto riconosciuto. Anche i 40 anni di contributi non sono più tali per la clausola della finestra. Soluzioni ed imbrogli all’italiana.
Allegato- La proposta di legge di Baretta, Damiano e Lanzi presentata il 18 novembre 2011
Allegato:
Contributivo e 40 anni_Damiano Baretta.pdf
Proposta di legge_Baretta-Damiano-Lenzi.doc
mi sembra che Damiano (con i due di cui sopra) sia il solo del Pd ad avere umanità.
A sentire le anticipazioni dei media la proposta di legge suddetta sembra solo una pia illusione, un sogno bucolico. P.S. cosa aspetta la CISL a fare uno sciopero come si deve contro questo governo di destra targato Monti?