MENO CASE PER I POVERI – G.Baratta – casa & territorio 29/5/11
Le politiche governative aumentano il disagio abitativo ma Raffaele Bonanni, nel suo intervento da tribuno popolare e governativo all’Assemblea Nazionale dei delegati Cisl e Uil al palasport di Roma del 21 maggio se n’è scordato. Dietro alle punte di emergenza rappresentata dagli sfratti, ed in particolare quelli per morosità, si nasconde una realtà ben più vasta fatta di numeri assolutamente preoccupanti: 650.00 domande di edilizia pubblica inevase, circa tremilioni di giovani tra i 25 ed i 36 anni che continuano a vivere con i genitori, oltre tre milioni di lavoratori emigrati che vivono in condizioni di sovraffollamento e di forte disagio abitativo, oltre il 70% delle famiglie in affitto (2milioni e 300mila nuclei familiari) ha un reddito inferiore ai 30.000 euro annui e vive in prevalenza nelle grandi aree metropolitane dove gli affitti sono più elevati. Quello attuale è un governo dalle tante promesse e scarse realizzazioni, atti simbolici o pocom più verso chi paga i prezzi più alti di una crisi che permane. Finora le scelte del governo sono andate in altre direzioni. Senza adeguati interventi in molte città la situazione di disagio abitativo diventerà drammatica e ingovernabile.
Per saperne di più leggi l’articolo allegato di Giovanni Bararatta e quello di Rassena.it
Allegato:
Meno case per i poveri_Baratta.doc
Sette milioni di giovani a casa con mamma e papà.doc
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