MEMORIA NON CONDIVISA E PROCESSI – larghe intese – Berlusconi e Mediaset –

Memoria condivisa, processi e larghe intese. Meglio non dire grandi alleanze, per pudore. Il 9 maggio è stata celebrata in Europa ( in alcuni Stati) la Giornata della Vittoria in Europa, fu proclamata l'8 maggio 1945, data in cui la Seconda guerra mondiale si concluse. Il 9 Maggio, in Italia, è stata celebrata la “"Giornata della memoria delle vittime del terrorismo e delle stragi" istituita nel maggio 2007; in quel giorno ricade anche l’anniversario dell’assassinio di un grande statista (Aldo Moro) per mano delle Brigate Rosse e quello di un coraggioso militante di sinistra del Sud (Peppino Impastato) per mano della mafia siciliana. Mercoledì 8 Maggio 2013 il Tribunale di Milano ha confermato in Appello la condanna di Silvio Berlusconi (4 mesi e 5 anni d’interdizione dai pubblici uffici) leader politico che ha guidato più governi negli ultimi vent’anni. Sono avvenimenti diversi, come storia e portata, che hanno segnato il nostro paese e tuttora formano un contesto che ha diviso e continua a dividere gli italiani.

La condanna di Berlusconi ci porta all’attualità e all’immediato futuro. Il processo Mediaset ha lo stesso peso di quello su Ruby? Il primo condanna l’ex premier per pluriennali ( e consistenti) non versamenti di tasse allo Stato con raffinati raggiri, il secondo impatta con la morale pubblica e quella dei singoli cittadini. Il primo ha una conseguenza materiale sulle casse dello Stato e sui servizi e gli investimenti che concretizzano diritti costituzionali per tutti. E’ una sorta d’istigazione all’evasione, stante il rilievo del condannato.

Troppi politici della “larga maggioranza” voluta dal Presidente Napolitano hanno affermato che “Berlusconi è innocente fino alla sentenza del terzo grado, la Cassazione”. Non è così: la conferma in Appello della sentenza di primo grado significa che sono stati confermati i fatti contestati nella loro gravità; il ricorso alla cassazione riguarderà aspetti contestati dai legali di Berlusconi sulle procedure, sulla cosiddetta legittimità. I fatti hanno descritto Silvio Berlusconi come colpevole che ha ancora una facoltà di ricorrere. E’ un po’ diverso dal dire “innocente fino al terzo grado…”.

Del resto Silvio Berlusconi il giorno prima della sentenza, quando la Consulta aveva confermato la sede di Milano idonea per continuare il processo, si era defilato dalla bagarre politica con una dichiarazione sorprendente “…la Convenzione per le Riforme è inutile, bastano le Commissioni del parlamento, la mia autocandidatura a guidarla è stata una battuta scherzosa presa sul serio…”.

E’ un fatto importante e più che divisione è meglio dire che può servire alla chiarezza nella vita pubblica e sociale del paese. Berlusconi è sceso in politica con la bandiera della “rivoluzione liberale” ma sono stati scoperti molti altarini che poco hanno a che fare con quel manifesto del 1994; si è rivelato un uomo che nella sua vita ha comprato tutto e tutti, anche in politica. Non è stato un accanimento giudiziario come sostengono i suoi “fedelissimi” e le “sue amazzoni”, piuttosto è lui che – con un grande stuolo di magistrati e giornalisti – dimostra un accanimento assolutorio sperando nella Cassazione o nella prescrizione, o qualcos’altro.

Il processo Mediaset riguarda tanti quattrini sottratti alla pubblica utilità. E’ cosa ben diversa da quanto “succede sotto le lenzuola”, la  difesa berlusconiana sul bunga-bunga facendo leva su un detto popolare.

E' sempre più pressante porsi una domanda. E' entrato in politica sapendo che erano iniziate le indagini o le indagini sono iniziate perché è entrato in politica? Le grandi coalizioni di cui tanto si parla hanno bisogno di altri presupposti ed altri leader.

Alleghiamo sette articoli con punti di vista diametralmente opposti e un grafico ( da La Repubblica”) che riassume i ventiquattro anni per i 17 processi che hanno riguardato Berlusconi.

Allegato:
ventiquattro_anni_per_17_processi.pdf
pacificare_levasione_travaglio.pdf
governo_in_manette_belpietro.pdf
legalita_e_politica_sardo.pdf
comunque_vada_de_benedetti_foglio.pdf
e_ora_berlusconi_affonda_la_convenzione.doc
berlusconi_la_fine_degli_alibi_clericetti.doc
al_tappone_blog_grillo.doc

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