LE TRE IPOCRISIE EUROPEE – N.Piketty – Tsipras può innescare la svolta –
Thomas Piketty è stato definito "l'economista più autorevole del 2014" dal Financial Times. Il suo libro "Capitale nel XXI secolo" è tra i più letti. Ora ha spezzato una lancia a favore di Alexis Tsipras con questa dichiarazione “Tsipras non è il male meglio di populisti e xenofobi. Il vero pericolo per l'Europa è l'ipocrisia di Juncker e Merkel”. Ha aggiunto "Con un governo di sinistra dalla Grecia può partire una rivoluzione democratica: aiuterà a rivedere l'austerity che soffoca l'Unione con meno risorse per pagare i debiti pubblici e più sviluppo"
Eugenio Occorsio ha ottenuto dall’economista francese un’interessante intervista (allegata) pubblicata su Repubblica il 31 dicembre che si conclude con la sottostante domanda.
Le "ipocrisie europee" di cui parlava all'inizio: a cosa si riferisce più precisamente?
"Andiamo con ordine. Il più ipocrita è Jean-Claude Juncker, l'uomo al quale incoscientemente si è data in mano la commissione europea dopo che per vent'anni ha condotto il Lussemburgo a una sistematica depredazione dei profitti industriali del resto d'Europa. Ora pretende di fare il duro e di prendere un giro tutti con un piano da 300 miliardi che però è finanziato solo per 21, e all'interno di questi 21 la maggior parte sono fondi europei già in via di erogazione. Parla di "effetto leva" senza neanche rendersi conto di cosa sta parlando.
Al secondo posto c'è la Germania, che fa finta di aver dimenticato il maxi-condono dopo la seconda guerra mondiale dei suoi debiti, scesi di colpo dal 200 al 30% del Pil, che le ha permesso di finanziare la ricostruzione e la prepotente crescita degli anni successivi. Dove sarebbe andata se fosse stata obbligata a ridurre faticosamente il debito a colpi dell'uno o due per cento all'anno come sta costringendo a fare il sud Europa?
La terza piazza nell'imbarazzante classifica delle ipocrisie spetta alla Francia, che ora si ribella alla rigidità tedesca ma è stata in prima fila nell'affiancare la Germania quando è stata impostata la politica dell'austerity, e altrettanto decisa sembrava quando con il Fiscal Compact del 2012 si sono condannate le economie più deboli a ripagare i debiti fino all'ultimo euro malgrado la devastante crisi del 2010-2011.
Ecco, se saranno smascherate e isolate queste ipocrisie si potrà ripartire per lo sviluppo europeo nell'anno che sta per iniziare. E Syriza farà meno paura".
- Le tre ipocrisie europee, meglio Tsipras intervista di Occorsio a Piketty_Repubblic
- il programma di Salonicco – Syriza – 15-9-2014
- cambia la Grecia
Allegato:
le_tre_ipocrisie_delleuropa_piketty_occorsio.doc
il_programma_di_salonicco_syriza.pdf
cambia_la_grecia.pdf
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